lastra tombale, opera isolata - bottega italiana (sec. XVIII)

lastra tombale 1706 - 1706

Lapide tombale in marmo bianco grezzo, bordo scanalato. A metà altezza, ai lati due fori, indicanti forse, probabile testimonianza d'una primitiva collocazione terragna della lapide. Presenta iscrizione (v.iscrizione), con carattere sottile e quadrato. Sostenuta al muro da zanche di ferro

  • OGGETTO lastra tombale
  • MATERIA E TECNICA MARMO BIANCO
  • MISURE Altezza: 65
    Larghezza: 61
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I fori sembrano eseguiti per l'estrazione della lapide dalla tomba. La provenienza originaria é da stabilirsi dalle notizie delle visite pastorali del 1756 (Arch.di Curia, Mi,1756), in cui nell'elenco delle tombe site nella chiesa, si fa menzione, d'una posta davanti alla cappa della B. Vergine (prima a destra o prima a sinistra, aventi alle spalle la cappella maggiore), dei fratelli della confraternita del SS.Sacramento. Per quanto concerne notizia sulla confraternita: nel 1582 (Arch.di Curia, Mi.,1582) nella visita di San Carlo, si dice che essa fosse fosse stata fondataa dal Boromeo stesso. Il Rota (1932, p. 33), riportando la visita pastorale del 1608 sempre di S.Carlo, dice che in tale anno gli scolari della confraternita erano 100, le donne 110.Ogni domenica si radunavano per pregare; accompagnavano il SS.,quando veniva portato g1i infermi,tenendo le torce accese; tutta la sostanza della scuola, stava nelle elemosine,deposte in una cassetta in chiesa, e ad ogni terza domenica del mese presenti i confratelli ed il parroco, la cassetta si apriva. Era consuetudine della scuola festeggiare con onore speciale l'ottava del SS.Sacramento, facendo una processione girando i confini del luogo di Greco; venivano anche chiamati dodici sacerdoti ad aiutare il parroco. Nella visita pastorale del 1611(Arch. di Curia,Mi.,1611), G.C. Visconti, cita in numero di 110 gli scolari; aventi l'obbligo di tenere accese le lampade; per i fondi oltre che elemosine, possono prendere 50/200 libre dalle famiglie della parrocchia, con cui pagavano gli oli dei lumi e i ceri. Nel 1703, si dà notizia (Arch.di Curia, Mi., 1703) dell'esistenza dalla parte del vangelo nella cappella maggiore di un passaggio verso un cunibolo, dove venivano lasciate le cose degli scolari, più un andito, dove si spogliavano. Infine, il Pozzobonelli,1756 (Arch. di Curia, Mi.,1756): gli scolari erano in numero di 40, con vestito rosso, con regole comuni,si riunivano ogni tre domeniche per la processione; e possedevano appunto una tomba. Dà, inoltre, notizia, che gli scolari nella domenica dopo Pasqua, andavano a Milano a visitare le sette basiliche stazionaili. lnoltre, avevano l'obbligo di far celebrare una messa, presso l'altare di S.Antonio da Padova, come da legato Tessera
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300042903
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ISCRIZIONI CHRISTI CORPORIS/ SODALES/ FACIT CONFRATRES/ HIC TVMVLVS/ MDCCVI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1706 - 1706

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE