Cristo consegna la legge a San Pietro e San Paolo

dipinto, 1050 - 1074

Sopra l'arco che delimita la porta, su uno sfondo di fasce orizzontali azzurre, verdi e gialle, è effigiato a mezza figura il Redentore in posizione frontale. In alto un frammento del fregio è appena leggibile. Sopra l'affresco una lunga scritta, forse illustrante l'atto del Redentore, della quale non restano che poche tracce illeggibili

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LOCALIZZAZIONE Civate (LC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le figure dipinte a forti contrasti di colore nei volti, presentano connessioni stilistiche piuttosto strette con gli affreschi del San Michele ad Oleggio (in particolare con la figura di Abramo) e soprattutto con i frammenti pittorici del ciclo di Sant'Ambrogio Vecchio a Prugiasco nel Canton Ticino. E poichè tali affreschi sembrano appartenere agli ultimi anni dell'XI secolo o ai primissimi del successivo, anche il ciclo di Civate va riferito a tale periodo, l'unico peraltro compatibile in rapporto alla cultura ottoniana in Lombardia. Ma il problema della cronologia degli affreschi e degli stucchi di San Pietro è uno dei più complessi dell'arte medioevale, oscillando la datazione di un secolo intero, dalla fine dell'XI secolo alla fine del XII. Il dibattito tra i vari autori verte soprattutto sulla cifra stilistica attestandosi alcuni di essi (Grabar,Toesca e Demus) sulla tesi bizantina e gli altri sulla tesi ottoniana, primo fra tutti il De Francovich che, pur ponendo in risalto il rinvigorirsi degli elementi bizantini, desunti soprattutto dalla miniatura della cosidetta Rinascenza macedone, riconosce negli stucchi e nelle pitture del San Pietro la persistenza di elementi ottoniani, attraverso confronti con la miniatura di quella cultura e con Galliano: tesi poi ripresa e ribadita dal Salvini attraverso nuovi confronti con miniature dell'XI secolo e con gli affreschi del 1082 nel San Giorgio a Borgovico di Como. F. Mancinelli (1971) formula una ipotesi, suggestiva ma non priva di contraddizioni e lacune; si fonda su un rapporto di continuità e contemporaneità fra la costruzione e la decorazione della chiesa di San Calogero e di San Pietro sul piano iconologico, pur facendo notare "il problema della varietà stilistica che si riscontra nella decorazione delle due chiese di Civate" (p. 49)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300060066
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI Intorno all'arco - NOS INTRARE IUBE DONATOS MUNERE CULPAE: [- - -] STI TIBI O [- - -] AS PETRO PAULOQUE DICATAS -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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