Il compianto

dipinto, 1544 - 1544

Soggetti sacri: la scena del compianto sul Cristo morto è ambientata all'aperto in un ampio paesaggio; il Cristo morto si dispone trasversalmente disteso su un drappo rosso che fuoriesce dal margine inferiore della lunetta costituito da una cornice dipinta al centro mentre a sinsitra si dispone il gruppo dei personaggi femminili affranti di cui tre col capo velato ed uno la Maddalena con i lunghi capelli e gli occhi rivolti al cielo; due figure maschili sono ai due lati a destra è quella di Giovanni l'altra Nicodemo in primo piano vestita all'orientale ha lo sguardo rivolto al pubblico e si appoggia al bordo dipinto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • MISURE Altezza: 340 cm
    Larghezza: 685 cm
  • ATTRIBUZIONI De Fedeli Giovan Antonio (notizie 1539-1545)
  • LOCALIZZAZIONE Asola (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE la lunetta affrescata è stata assegnata per via documentaria a Giovan Antonio De' Fedeli, artista asolano, di cultura lombarda a cui è assegnabile tutto il complesso degli affreschi. L'opera appare una copia del Compianto sul Cristo morto affrescato dal Pordenone nella controfacciata del Duomo di Cremona (1520-22); si differenzia dall'originale per alcuni elementi compositivi (riduzione del numero dei personaggi, allargamento orizzontale della scena), ma sioprattutto per il tono più dimesso, per una rilettura meno aulica dell'episodio. Le figure della Vergine, delle pie donne, di Giovanni e Nicodemo appaiono assai più realistiche e quasi in chiave popolaresca. Marco Tanzi sottolinea tali caratteri peculiari dell'opera del De' Fedeli non ultimo l'ambientazine "en plein air" della scena che la differenzia fortemente dal modello di riferimento. Per le notizie storico critiche relative alla figura del De' Fedeli e alla decorazione pittorica dell'intervento sch.n. 00080183: la comunità di Asola commette al pittore Giovan Antonio de' Fedeli, milanese di nascita ma residente ad Asola, i fregi, le trabeazioni e le decorazioni il 10 settembre 1543, mentre gli affreschi all'interno delle arcate il 9 giugno 1544; tali notizie sono riportate dal PORTIOLI, desunte dalle Memorie di don Luigi Ruzzenenti (parroco ad Asola fra la fine del sec. XIX e l'inizio del XX) che a sua volta le trae dai Libri Provisionum conservati ad Asola in Archivio Comunale. Il MATTEUCCI esprime vet'anni dopo un parere assai negativo sulla qualità di tutto il sistema delle decorazioni e in particolare sulle figure dei profeti. Considera storicamente e criticamente la figura del De' Fedeli, Marco Tanzi che riconosce nell'artista un evidente legame culturale col Perdenone con il quale entra in contatto in ambiente cremonese. Ma lo studio indubbiamente più puntuale e più mirato alla ricostruzione delle vicende dell'edifcio e alla conoscenza della figura dello sconosciuto manierista asolano è quello di M. Pellegrini Galasi che ne ripercorre la vicenda critica contestualizzandone l'opera stroricamente
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300080183-8
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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