lastra tombale, opera isolata di Lomazzi Giovanni (sec. XX)

lastra tombale, 1901/02/27 - 1901/02/27

costruzioni

  • OGGETTO lastra tombale
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
  • ATTRIBUZIONI Lomazzi Giovanni (notizie 1889-1908): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra tombale eseguita da G. Lomazzi venne collocata nella cripta in occasione della traslazione della salma di Verdi (27 febbraio 1901) dal Cimitero Monumentale di Milano, ove era stata provvisoriamente sistemata il 30 gennaio 1901, dopo la morte avvenuta il 27, vicino a quella della seconda moglie Giuseppina Strepponi (Lodi, 1814 - Sant'Agata, Busseto 1897) in attesa della sistemazione della cripta della Casa di Riposo. Il Maestro aveva chiesto personalmente al ministro Baccelli (Abbiati, 1959) di essere seppellito, insieme alla consorte, nella Casa da lui realizzata. L'esumazione avvenne alle ore sei del mattino del 27 febbraio e le due salme vennero asportate da dove erano state collocate; quella di Verdi si trovava nel Famedio del Cimitero, tra i monumenti funebri dei senatori Allievi e Giovanni Morelli, poco distante da quella dell'amico librettista Francesco Maria Piave. La traslazione accadde alle ore tredici del 27 febbraio con un imponente corteo funebre, dopo l'esecuzione del coro del Nabucco ad opera di 830 cantori diretti da Arturo Toscanini. Il trasporto avvenne su un carro ideato appositamente dagli architetti Luca Beltrami e Luigi Conconi e dall' assessore ing. Pugno, e venne trainato da sei cavalli bardati di nero condotti da altrettanti valletti (si veda a tale proposito la descrizione dei cronisti contemporanei, in particolare quella riportata nell'Illustrazione Italiana, 3 marzo 1901, p. 163). La lapide del sepolcro di Verdi appare contraddistinta dal fascio di rami di quercia, mentre quella di Giuseppina Strepponi da rami di rose. Secondo quanto indicato in un documento conservato nell'Archivio della Casa e datato 5 febbraio 1901 (cart. Museo Cimeli) i sepolcri erano rivestiti all'interno di marmo, mentre le coperture erano costituite da beola, cemento e marmo. In occasione del cinquantenario della morte del Maestro venne operata la riapertura della tomba per verificarne lo stato di conservazione (Archivio Casa, cart. Museo cimeli); in tale occasione venne collocata, forse all'interno del sepolcro, una lapide in marmo botticino con le sagome intagliate a foglie, realizzata dalla ditta Biemmi & Curioni di Milano (con sede in Via General Govone n°94). Si ricorda che Giovanni Lomazzi, l'autore della lastra tombale, scultore e bronzista milanese il cui stabilimento artistico aveva sede in Via Cappuccini n° 16 a Milano e la cui attività era iniziata nel 1876, aveva eseguito la grande urna dei Santi Ambrogio, Gervasio e Protasio per la Basilica di Sant'Ambrogio, le porte bronzee del Santuario di Varallo, l'iconostasi per il Santuario di Loreto ed i candelabri per il Kensington Museo di Londra. Realizzerà inoltre la decorazione dello scalone e le parti in bronzo dei serramenti della villa della Regina Margherita di Savoia a Bordighera, progettata dall'architetto Luigi Broggi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300183819
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1999
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI al centro - GIUSEPPE VERDI - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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