stalli del coro, insieme di Giramo Francesco (sec. XVI)

stalli del coro, 1500 - 1599

Stalli del coro (40 nel registro superiore e 30 nel registro inferiore) più una porta a due battenti. Coro ligneo costituito da due ordini di stalli. Gli stalli superiori sono caratterizzati da un sedile pieghevole con sua misericordia (alcuni di questi attualmente mancano), da uno schienale decorato da tarsie certosine e da un pannello soprastante caratterizzato da un riquadro figurato.Gli schienali inferiori e superiori presentano motivi identici a tarsia: un rosone al centro e bordi con diversi disegni alla certosina. I pannelli figurati del registro superiore costituenti la caratteristica più importante dell'insieme presentano raffigurazioni speculari di figure ed immagini decorative con probabile significato simbolico. Si alternano le figure di Santi e figure simbolico-decorative disposte in modo speculare.sulla porta , in fondo, vi sono tarsie. Gli elementi divisori tra un ricciolo e l'altro sono costituiti da un intaglio a riciolodi forme classiche

  • OGGETTO stalli del coro
  • MATERIA E TECNICA legno/ incisione/ intaglio/ intarsio
  • ATTRIBUZIONI Giramo Francesco (notizie Secc. Xv-xvi)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria Nascente
  • INDIRIZZO p.zza S. Bernardo, Morimondo (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come indicano le due scritte nei crismi posti ai due estremi del coro, esso è opera di Francesco Giramo di Abbiategrasso e fu costruito nel 1522 per volere dei monaci fiorentini venuti a Morimondo per riportare l'Abbazia all'osservanza della Regola. Alcuni documenti, che stanno per essere pubblicati da dr. Mario Comincini di Abbiategrasso, hanno fornito la notizia che già intorno al 1520 erano presenti, nell'Abbazia, il Girmo stesso ed altri suoi famigliari, così da indicare che la costruzione del coro fu iniziata intorno al '20e fu condotta non solo dal Giramo. Si ritiene, normalmente, che in origine il coro fu costruito, come tutti i cori precedenti il Concilio di Trento e tutti i cori di chiese abbaziali di clausura, davanti all'altare. Solo dopo che la chiesa fu nel 1564 trasformata da S. Carlo in parrocchia si provvide a trasferirlo dietro la chiesa, adattandolo, così che la porta finale a due batteti fu trasformata in modo anomalo in anta reliquiario. La targa del 1591, che si legge nello stipite superiore della porta destra indicherebbe la data del nuovo riassestamento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300198585-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI lungo il cornicione superiore da sinistra a destra - IESU CRISTI DEUS DEORUM DOMINUS LOCUIUS AUDI POPULUS MEUS ET LOQOR ISRAEL ET TESTIFICABOR TIBI DEUS TUUS EGO SUM NON ACCIPIAM DE DOMO TUA VITULOS NEQUE [...] DE GREGIBUS TUIUS HYRICOS [...] IMMOLA DEO SACRIFICIUM LAUDIS HONORIFICABIT ME ET ILLIC ITER EST QUO OSTENDAM ILLI SALUTARE DEI MARIAE FILLI [...] -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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