coperta di libro liturgico, opera isolata - bottega lombarda (fine/inizio secc. XV/ XVI)
Il corale è un "Salterio diurno", in pergamena, manoscritto su 161 grandi fogli dalle dimensioni di centimetri 62,5 x 44. La legatura misura cm 64 x i 45, è in cuoio impresso, su assi, con guarnizioni, cantoni e fermagli in ottone, non originali. Le carte non sono numerate ed in alcuni punti le note e la scrittura gotico onciale, sono state raschiate e sostituite. Le carte 158v-159-16V-161 sembrerebbero di altra mano. Vi sono alcuni rattoppi e foderature mal eseguite, specialmente sui margini inferiori dei fogli a cc. 36-37-38-39-40-41-43-44-120-121. Oltre alle carte miniate, vi sono 75 grandi iniziali a filigrana in inchiostro di vari colori simili a quelle dei corali di Sant'Ambrogio, più numerose altre minori in blu e rosso, alcune delle quali non ancora finite, tipiche della fine del XV secolo, uguali a quelle del Salterio di Padre Ludovico da Taggia (XV secolo). Dalle figure non ancora terminate, si può ricavare come per l'esecuzione venissero usati dei timbri, che poi venivano totalmente ricoperti dai colori. Altre grandi iniziali a oro e colori, con elementi fogliacei stilizzati, che ricordano quelli di Belbello, nelle parti più significative delle preghiere sono a cc. 1, che è in parte rovinata, 44-49-54-59-67-75-89-91-93v-95-98-99-10Q-101V-102v-104-108v-115v-119v-122.
- OGGETTO coperta di libro liturgico
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MATERIA E TECNICA
pergamena/ doratura/ pittura a tempera
- AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
- LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le carte del codice, a seconda del diverso tipo compositivo e stilistico, si possono suddividere in questo modo: Primo gruppo: 1v-18v-25-3. Nel secondo gruppo vanno inserite le carte: 43v-89v-136 per uguaglianze stilistiche e iconografiche, che esistono fra loro.Nel terzo gruppo vanno poste le carte: 96-97-120. per le caratteristiche fisionomiche costanti: visi e profili dei santi, posizioni ed atteggiamenti dei personaggi. Nel quarto gruppo vanno inserite le carte: 102v-111. Nel quinto gruppo si collocano le carte 103v-116v; nel sesto le carte: 106-110-120. Nel settimo gruppo le carte: 106v-109-129-130v-141v-142-142v tutte eseguite su spolvero. Nell'ottavo le carte: 132-133v-134v. Lo stretto e stringente rapporto con gli affreschi della Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Bellinzona ci può orientare sul periodo approssimativo di esecuzione di questo corale, che dovrebbe aggirarsi intorno alla seconda metà del sec. XV, primo decennio secolo XVI. E' questo un periodo che in Lombardia si presenta denso di avvenimenti artistici, ma difficile da collocare entro schemi fissi e precisi, in quanto la Lombardia accoglie, in questo momento, in modo eterogeneo e del tutto 'sui generis' le istanze che giungono dalle regioni vicine. Si parla di "nuovo mondo" in antitesi a quello 'fiorentino anche' se si nutre, in parte e con ritardo, di quanto è avvenuto in Toscana, un mondo che non è neppure quello fiammingo, perché l'aria fiamminga molto illuminò, ma non è questa luce, un mondo, infine, che non viene da Padova, anche se molto apprese da quella 'Padova' che, affascinante dal la lucida esasperazione formale fiorentina e dei pierfrancescani, allacciata a Venezia, trovò modi per evaderla (cfr. A. OTTINO, p. 76). Si parla di un mondo nel quale "l'ultimo gotico" ancora perdura nelle forme e nei ritmi, mentre in Toscana e nelle zone vicine l'arte 'nuova' è ormai nel suo pieno splendore. Ora, in questo periodo di passaggio è da porre l'antifonario della Biblioteca Francescana: lo attestano le miniature stesse, che alternano a carte nelle quali perdurano le forme gotiche altre nelle quali è visibile l'influenza rinascimentale. E' il clima che vede lavorare i Mantegazza, il Braccesco, il Foppa e il Bergognone; clima nel quale sorge e poi si evolverà la pittura di gaudenzio Ferrari, se possono esistere cosìstringate analogie fra gli affreschi di Bellinzona, legati a quelli di Varallo e le carte del Salterio diurno
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300209011
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0