Allegoria della Patria
monumento ai caduti a lapide
- OGGETTO monumento ai caduti a lapide
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
MARMO BIANCO
- AMBITO CULTURALE Ambito Bresciano
- LOCALIZZAZIONE Piazza Cavour
- INDIRIZZO Piazza Cavour, Rovato (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’amministrazione comunale di Rovato, appena conclusa la guerra, deliberò di commemorare i propri morti con una lapide e di ricordare l’esito vittorioso della guerra incidendo nel marmo il bollettino di guerra del 4 novembre 1918. Di questa “solerzia patriottica” il grosso borgo della Franciacorta aveva già dato prova nel recente passato, quando nel 1905 aveva dedicato una lapide ai 3 morti nelle guerre d’Africa (ben 2 ad Abba Garima), e nel 1907 fu scoperta la lapide a Giuseppe Garibaldi. Nel corso dell’estate 1919, come si deduce dalla cronaca del tempo, dovettero sorgere alcuni malumori sulla lapide ai caduti, da taluno ritenuta cosa troppo modesta e meritando più attenzione, invece, l’idea di un monumento. Ad ogni modo, nell’agosto fu inaugurata la lapide del bollettino Diaz, e la successiva domenica 2 novembre venne inaugurata la lapide ai morti. Oratore ufficiale fu il rovatese Demetrio Ondei (1856-1923), insegnante, poeta e letterato, mazziniano e anticlericale. Nella medesima occasione fu anche inaugurata la bandiera della locale sezione dell’Associazione Nazionale Combattenti. E’ da segnalare che, sempre nel 1919, fu pubblicato un opuscolo di 84 pagine in cui erano raccolte le biografie, molto dettagliate, dei morti in guerra del Comune di Rovato, in cui erano precisati persino i numeri delle compagnie fucilieri o i “riparti speciali” e i luoghi di sepoltura alla fronte; grado di precisione dovuto quasi per certo all’uso degli atti di morte inviati dal Ministero della Guerra al Comune. In seguito, l’auspicato monumento sorse non più. Al suo posto, nel 1935, fu edificato l’imponente edificio scolastico dedicato ai caduti in guerra, con opere in bronzo di Claudio Botta. La lapide, che fornisce informazioni piuttosto dettagliate sui morti, è ubicata nel suggestivo contesto della piazza progettata da Rodolfo Vantini nel XIX secolo. La scultura bronzea che la abbellisce, la rende, dal punto di vista artistico, fra le più singolari tra quelle censite in questa campagna di catalogazione. La figura femminile, priva di qualsiasi roboante attributo retorico o bellicista, molto modesta e perciò così umana, pare sia sospesa nel vuoto e che trasvoli nell’aere per mezzo della grande bandiera tricolore su cui è assisa; vivace bizzarria dal che di onirico. Fonti e bibliografia. “La Sentinella Bresciana”, 1919: 16 giugno, Da Rovato. Una grande riunione in Municipio per le onoranze ai caduti per la Patria; 10 luglio, Da Rovato. A ricordare i caduti per la Patria. Rovato. L’inaugurazione della lapide ai caduti e della bandiera ai combattenti, “La Provincia di Brescia”, 6-11-1919. Modesti eroi, Tip. Queriniana, Brescia 1919
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303274988
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ISCRIZIONI a incisione - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0