miniatura, insieme di Leoni Nestore (attribuito) (prima metà XX)
Volume miniato di formato atlantico dedicato alle imprese italiane della Prima Guerra Mondiale. Il codice è composto da 112 pagine vergate e miniate a tempera, inchiostri e oro. La legatura presenta il piatto anteriore con coperta in pelle, riquadro di sette filetti dorati, quattro borchie in corrispondenza degli angoli, due fermagli e al centro uno stemma a smalto del Regno d'Italia, sovrastato dal titolo; il piatto posteriore ha un riquadro di tre filetti dorati e quattro piccole borchie, il dorso è a sei nervi. La controguardia è in pergamena azzurra, la carta di guardia è tinta a pennello color porpora, come pure parte delle pagine dedicate ai fatti di guerra. Caratteristica la tecnica adoperata per formare le pagine incollando due sottilissime pergamene a uno spessore centrale di carta e poi pressate con un torchio. Le pagine sono riccamente decorate: la scrittura si rifà ai caratteri dei codici rinascimentali, le miniature, eseguite con straordinaria perizia esecutiva, rimandano al corpus decorativo dei manoscritti antichi, come pure a schemi propri dell'Art Nouveau e della decorazione ottocentesca, con frequente ricorso alle dorature in lamina su bolo o dipinte a pennello
- OGGETTO miniatura
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MATERIA E TECNICA
pergamena/ pittura a tempera/ inchiostro/ doratura
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ATTRIBUZIONI
Leoni Nestore (attribuito): inventore, disegnatore, decoratore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Storico della III Armata
- INDIRIZZO via Altinate, 59, Padova (PD)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Ultima e più matura opera di Nestore Leoni (1862-1947) e dei suoi collaboratori più fidati, I Codici della Guerra sono due imponenti volumi dedicati alle imprese italiane della Prima Guerra Mondiale, conservati nel Museo Storico della III Armata di Padova. La laboriosa genesi dell’opera venne avviata su iniziativa del Leoni nel 1915, all’indomani dell’entrata in guerra dell’Italia, con l’intento di documentare i fatti e gli avvenimenti di quella che considerava una “quarta guerra di indipendenza”. Supportato da Paolo Boselli, Presidente del Comitato Nazionale per la Storia del Risorgimento, che gli conferì l’incarico nel marzo del 1917, Leoni lavorò alla struttura dell’opera, originariamente pensata in un unico volume, e all’ideazione dei primi disegni a partire dal 1916. I codici, ultimati solo nel 1932 con la collaborazione di Enrico Brignoli per la scrittura dei testi e Renato Garrasi per le vignette, vennero donati allo Stato fascista che ne aveva caldeggiato la conclusione. Il primo volume, intitolato “MCMXV- MCMXVIII Commentari della Guerra e della Vittoria”, dedica una parte al periodo in cui l’Italia si era dichiarata neutrale, raccogliendo il materiale documentario e diplomatico fornito dallo storico Vittorio Fiorini e rielaborato da Ferdinando Martini; la seconda parte del volume è riservata ai fatti di guerra, con riferimento alle azioni militari delle armate italiane, la cui narrazione venne curata dal generale Antonio Baldini, dall’ammiraglio Giuseppe Sirianni e da Italo Balbo. Lo spirito che pervade l’opera, anche nelle scelte iconografiche, è quello dell’esaltazione della guerra, necessaria affermazione della Nazione e con essa del valore e del recupero dell’arte nazionale. Stilisticamente il volume si pone nel solco della lunga tradizione del libro miniato medievale e rinascimentale, attraverso una consapevole rielaborazione dei modelli e delle tecniche antichi che Leoni ebbe modo di apprendere e affinare attraverso lo studio e il restauro di manoscritti antichi, sotto la direzione di Monsignor Achille Ratti. Non mancano riferimenti alla modernità, anche attraverso il recupero di fonti iconografiche ottocentesche, che fanno dei codici la più compiuta espressione dell’intera attività di Nestore Leoni
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500365674
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0