allegoria della Vittoria come aquila

monumento ai caduti a colonne binate, ca 1918 - ante 1919/10/12

Presso la piazza del centro cittadino, il monumento si eleva in corrispondenza di una scalinata che permette la comunicazione tra due piazzali posti ad un differente livello: il fianco sinistro dell’opera crea infatti la cortina finale per un lato della gradinata. Il corpo centrale del monumento, realizzato con blocchi granitici, è concluso da un basamento modanato con quattro globi angolari di decoro. Un dado di raccordo sostiene poi un doppio binato di colonnine rastremate, che terminano in una cornice sagomata dalle differenti sporgenze; sopra si imposta il coronamento apicale costituito dal tuttotondo di un’aquila poggiata su di un trofeo con cannone. Il dado mediano presenta su tre facce, altrettanti bassorilievi bronzei, rispettivamente: la personificazione della Vittoria che porge una corona d’alloro (prospetto principale), la personificazione del soldato-eroe che trattiene un’aquila in volo (prospetto sinistro), scena di battaglia svolta sotto l’incitamento della medesima personificazione (prospetto sinistro); [SI PROSEGUE PER MANCANZA DI SPAZIO IN OSSERVAZIONI]

  • OGGETTO monumento ai caduti a colonne binate
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura
    bronzo/ fusione
    GRANITO
    marmo bianco/ pittura
    cemento/ scultura
  • MISURE Profondità: 3.10 m
    Altezza: 5.80 m
  • ATTRIBUZIONI Girgenti Alberto (notizie 1919): progettista
    Grandelis Cirillo (notizie 1919): costruttore
    Grandelis Fulvio (notizie 1919)
    Calligaro Valentino (notizie 1919)
    Borca Eusebio (notizie 1919)
  • LOCALIZZAZIONE piazza IV novembre
  • INDIRIZZO piazza IV novembre, Lozzo Di Cadore (BL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento ai caduti della Grande Guerra del comune bellunese di Lozzo di Cadore venne inagurato il 12 ottobre del 1919, a meno di un anno dalla conclusione del conflitto; voluto dai reduci locali, che in seguito promossero anche la costruzione dell'asilo infantile (1928), fu realizzato con il concorso di diverse maestranze: sotto la direzione del progettista Alberto Girgenti, vennero impegati per la realizzazione della parte cementizia i fratelli Cirillo e Fulvio Grandelis, mentre per le sculture bronzee si adoperarono Valentino Calligaro e Eusebio Borca (D'Andrea 2015). Il monumento nel corso del secondo dopoguerra venne sopraelevato con l'aggiunta delle due lapidi marmoree nel basamento; il corpo centrale in blocchi di granito non era infatti previsto nell'originario impianto di Girgenti (si veda in merito una fotografia storica pubblicata in D'Andrea 2015 a p. 47). Certamente innalzato dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale, la data ante quem per la variazione del monumento è ricavata da un sito internet locale (http://www.lozzodicadore.eu/sito/node/54), che indica come fonte il quaderno di architettura "Lozzo", edito dalla Comunità Montana Centro Cadore
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500690128
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI prospetto principale, zoccolo che sostiene il dado - 1915 LOZZO AI SUOI CADUTI 1918 - capitale -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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