monumento ai caduti - a lapide, opera isolata di Possamai Giovanni (XX)

monumento ai caduti a lapide post 1924/02/07 - ca 1925/05/17

Nell’atrio della casa municipale che immette alla doppia scala di salita ai piani, sulla parete che divide le rampe è posta una lapide il cui basamento è costituito da un’ara con cornici modanate. La parte centrale dell’altare è aggettante rispetto all’avancorpo retrostante e presenta, affisso alla faccia principale, uno scudo in ghisa con aquila; il petto del rapace rivela lo stemma crociato dei Savoia che, in abbinamento alla corona soprastante, individua il blasone del Regno d’Italia. Sull’ara, tra due rosette simmetriche, è adagiato centralmente un cuscino marmoreo, su cui posa un elmetto da soldato. La lapide centrale con i nomi delle vittime della Grande Guerra è affiancata da due lapidi di minori dimensioni, aggiunte posteriormente, con i caduti del secondo conflitto mondiale. Il monumento è compreso da una bassa delimitazione in pietra sbozzata a scalpello, chiusa nel fronte principale da una ghirlanda d’alloro in ghisa

  • OGGETTO monumento ai caduti a lapide
  • MATERIA E TECNICA ferro/ stampaggio
    marmo/ modanatura
    ghisa/ stampaggio
    marmo di Verona/ scultura
    PIETRA
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Municipio di Farra di Soligo
  • INDIRIZZO via dei Patrioti, 52, Farra Di Soligo (TV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento ai caduti della Grande Guerra del comune trevigiano di Farra di Soligo venne ideato da Giovanni Possamai, architetto e scultore della vicina Solighetto. Con il costituirsi, in seno al comune, di un comitato pro monumento si prefigurarono le due possibilità di erigere o un unico monumento per tutto il territorio comunale o piuttosto un monumento per il capoluogo e due lapidi per le località. In seguito alla dibattuta decisione di Col San Martino di costituire un proprio comitato pro ricordo, il comune di Farra deliberò il 7 febbraio del 1924 di stanziare 15.000 lire, da divivere tra le frazioni in proporzione ai caduti. Il monumento a lapide del capoluogo venne inaugurato ad oltre un anno di distanza, il 17 maggio 1925. La documentazione da cui è tratta la notizia, il progetto esecutivo "Da Vidor a Vittorio. Le testimonianze monumentali della Grande Guerra" (curato dall'architetto Marco Merello, su commissione del Comune di Vittorio Veneto, si veda la specifica in Fonti e Documenti), precisa che in occasione della cerimonia, l'opera si presentava incompleta, terminata solo in seguito al finanziamento di un privato cittadino, nel gennaio del 1927. Reperibile nei volumi di Dall'Anese, la fotografia storica del giorno dell'inagurazione, non documenta però nell'opera differenze sostanziali rispetto allo stato attuale: i fasci littori sui fianchi dell'ara dovettero essere rimossi nel secondo dopoguerra, solo la recinzione appare differente (naturalmente le due lapidi ai caduti dell'ultimo conflitto mondiale vennero aggiunte in seguito); dunque non risulta chiaro quali parti del monumento furono completate, dopo il '25. Giovanni Possamai fu attivo nella realizzazione di numerosi ricordi ai caduti del territorio veneto, fra i quali si menzionano: Covolo di Pederobba, Falzè di Piave, Sernaglia della Battaglia, Spresiano, Sarmede, Meolo (pilo porta bandiera del 1929), oltre al monumento del suo comune natale, Pieve di Soligo, privato dell'apparato scultoreo bronzeo durante la seconda guerra mondiale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500690145
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI a incisione -
  • STEMMI scudo nella parte centrale dell'ara - civile - Stemma - Regno d' Italia - entro lo scudo è presentata un'aquila coronata il cui petto mostra il blasone crociato della Casa Savoia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'