Ecce Homo

dipinto,

Figure a mezzobusto separate da una balaustra. A sinistra è dipinto Ponzio Pilato; dietro la balaustra, al centro, è raffigurato Cristo coronato di spine, con le mani legate, e alla sua destra un soldato che copre il suo petto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • LOCALIZZAZIONE Cittadella (PD)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto non è noto alla critica letteraria, ma si inscrive nel dibattito iniziato, nel 1971, da Maurizio Calvesi che collocava tre analoghe versioni del tema, due in collezione privata romana, attribuite a Mario Minniti (Marini 1974), e la terza nel museo di Dortmund (Nicolson, 1979), a un originale perduto di Caravaggio. Nel 1990 Maurizio Calvesi ritornò sulla questione proponendo, come modello della composizione in oggetto, l'Ecce Homo di Caravaggio custodito a Palazzo Bianco, Genova. L'idea nasceva dalla rilettura di un documento datato 25 giugno 1605 (Barbiellini Amidei citato da Marini, 1987) e dalla storia del dipinto di Genova. Nel 2014 Marica Mercalli, nella relazione storico-artistica allegata, rammentava che l'origine della composizione era l'antico schema medievale della disposizione paratattica delle figure, con Cristo circondato da Pilato e dal soldato, che Edwin Panofski chiamò "formula milanesca" ("Bulletin Royaux des Baeux Arts, Bruxelles, 5, 1956, pp. 95-132) alla quale, nel Cinquecento, fecero riferimento i pittori da Durer ad Agostino Carracci. Dopo un'esaustiva analisi sul tema dell'Ecce Homo e sulle molte versioni in ambito caravaggesco, tra cui il tema Soldati che si giocano la tunica di Cristo di Nicolas Regnier (Musée de Beaux Arts, Lille), Marica Mercalli giunse alla conclusione che l'opera in oggetto è "prodotto di un pittore aderente alla rivoluzione naturalistica di Caravaggio, che ha saputo rielaborare l'insegnamento alla luce degli esempi emiliani, come potrebbe essere accaduto nell'ambito di Nicolas Regnier ovvero nell'ambito dei caravaggeschi della seconda generazione intorno agli anni Venti"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500707719
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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