Pentimento di Davide
dipinto
ca 1715 - ca 1715
Balestra Antonio (1666/ 1740)
1666/ 1740
Ovale con descritto, a sinistra, un elemento architettonico verticale e poco oltre re Davide che appare inginocchiato con accanto la corona, la cetra e il salterio. A destra un grande angelo, sopra una nuvola bianca, offre al re gli strumenti del pentimento
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Balestra Antonio (1666/ 1740): pittore
- LOCALIZZAZIONE Feltre (BL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tema è uno degli episodi meno rappresentati, nella storia della pittura, della vita di Davide e narra del pentimento del re d'Israele per aver fatto uccidere Uria l'ittita, così da sposarne la moglie Betsabea (Samuele II, 11, 15-18). L'ovale proviene, insieme al pendant Giudizio di Salomone, dall'oratorio fatto costruire dal conte Bellati vicino alla sua villa, in località Le Case di Vignui presso Feltre (Pavanello, 1999). L'oratorio era dedicato a San Giuseppe e fu completato nel 1703. La descrizione dell'interno, nel 1968, rammenta delle "pareti ornate di stucchi dorati e dipinti ed alcune grandi cornici ricordano l'originale decorazione pittorica (A. Alpago Novello, Ville della provincia di Belluno, Milano 1968, pp. 149-161). Le foto che accompagnano la descrizione restituiscono all'ambiente degli arredi dove si contano ben undici cornici che custodivano delle tele. Delle riprese dell'interno dell'oratorio fatte dal fotografo ed editore Virginio Dal Ponte (1899-1945), dopo la Grande Guerra, quando i dipinti furono trasferiti in villa Bellati a Feltre, documentano l'intero ciclo delle 11 tele, tra le quali sono riconoscibili, entro cornici decorate a stucco con teste di cherubino e fogliame, la coppia di ovali. A queste prove documentarie si aggiungono le testimonianze delle fonti (L. Pascoli, Vita di Antonio Balestra, in Vite de' Pittori Scultori et Architetti viventi, ms Biblioteca Comunale Augusta di Perugia, ed. critica a cura di F. D'Arcais, Treviso 1981, pp. 115, 117, 128). Pertanto alla stile "intriso di grazia barocchetta" (Pavanello, 1999) di Antonio Balestra spetterebbe l'esecuzione di gran parte delle 11 tele: Apoteosi di San Giuseppe (controfacciata), quattro ovali (pareti) - Pentimento di Davide, Giudizio di Salomone, Sacrificio di Isacco, Sogno di Giacobbe - e quattro evangelisti (pennacchi della cupola). Invece le due tele maggiori sono state accostate agli artisti: Sebastiano Ricci (Visitazione) e Antonio Zanchi (Presentazione di Gesù al tempio). Il compimento dell'intero ciclo pittorico ebbe due fasi distinte, la prima intorno al 1709, la seconda fase grosso modo una decina di anni più tardi. A quest'ultima fase appartengono Pentimento di Davide e Giudizio di Salomone che giunsero per via ereditaria, dopo la rimozione dall'oratorio alla fine della Grande Guerra, nelle collezioni private di Feltre e di Padova
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500707725
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Padova, Treviso e Belluno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0