Sacra famiglia. Sacra Famiglia

dipinto 1500 - 1510

Il dipinto raffigura la Sacra famiglia con la Madonna che avvolge delicatamente il bambino, in piedi su una balaustra, e san Giuseppe, in posizione arretrata alle spalle della Vergine

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Toscano
  • ATTRIBUZIONI Pietro Di Cristoforo Vannucci Detto Perugino (cerchia)
  • LOCALIZZAZIONE n.d
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La firma di Perugino fu riconosciuta apocrifa già nel catalogo del legato Bernasconi di Carlo Ferrari (1871), che attribuiva il dipinto al pistoiese Gerino Gerini (nella scheda cartacea conservata all'archivio del Museo si riporta anche «falso Perugino»). L'analisi riflettografica condotta nel 2004 ha confermato che l’iscrizione è un’aggiunta posteriore, mentre l’opera è sicuramente cinquecentesca anche se abrasa e ridipinta. La scarna bibliografia disponibile si è limitata a ribadire l’estraneità della tavola al catalogo di Perugino senza tuttavia approfondire il primo orientamento critico. Secondo Francesca Rossi (2010, pp. 221-222), lo stile dell’opera non trova riscontri puntuali con i modi di Gerini, ma l’ambito di produzione appare giustamente circoscrivibile ad un artista toscano, seppur sia problematico proporre l'attribuzione a favore di uno dei numerosi seguaci del maestro umbro documentati nell'Italia centrale. Le versioni conosciute dello schema della Madonna con il bambino in piedi simili al soggetto veronese sono tutte genericamente assegnate alla bottega (Roma, Galleria Borghese; Mosca, Museo Pushkin; Camesasca 1969, p. 122, nn. 257, 268). Con le dovute cautele, Rossi avvicinava la nostra "Sacra famiglia" alla maniera di Giovan Maria di Bartolomeo Bacci di Belforte, detto Rocco Zoppo, documentato a Firenze dal 1496 al 1508, che secondo Vasari fu collaboratore di Perugino nella Cappella Sistina. Se ci si affida al catalogo delle opere che gli sono state attribuite da Filippo Todini nel 1989, i suoi soggetti, spesso derivati da disegni del maestro, si distinguono per il carattere autonomo e originale dell’interpretazione. Come nel dipinto in questione, a partire dal disegno soggiacente steso con rapidi colpi di pennello a tratteggio largo e talvolta incrociato, è un artista che smussa e semplifica i preziosismi del suo modello lavorando con segni corsivi e lineari che danno luogo a forme elementari e dilatate ma anche a un rafforzamento dei volumi. Ne risultano immagini vigorose e compatte come nel caso della tavola veronese in cui si impone, affacciata a mezza figura da un parapetto, la monumentale corporatura della Vergine che da sola occupa quasi tutto lo spazio della scena. La stesura elementare del disegno preparatorio affiora in trasparenza da una materia pittorica purtroppo svelata e appiattita, probabilmente reduce da una drastica pulitura con soda. Sulla spalla destra del bambino si nota anche un ripensamento: l’artista aveva disegnato il drappo di una veste che poi non ha dipinto. Si intravede inoltre il disegno dei riccioli del bambino, rimossi dalla spulitura, e il profilo di un fiocco che arricchiva l'acconciarura della Madonna. Affinità stilistiche particolari si rilevano con opere attribuite a Rocco Zoppo quali la "Madonna in trono e i santi Pietro e Girolamo" del Musée Condé di Chantilly, vicina anche nella definizione dei panneggi a tacche (già assegnata a Perugino e bottega: Scalpellini 1984, p. 87 n. 55), la "Madonna con il bambino e i santi Girolamo e Francesco", pure a mezze figure e con il bimbo raffigurato in piedi, già nella collezione di Giuseppe di Gentile a Parigi e la "Madonna con il bambino e due angeli" già del Finch College, Museum of Art di New York (per tutte, cfr. Todini 1989, I, p. 307, figg. 1203, 1205, 1206). (da Francesca Rossi 2010, pp. 221-222)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500715095
  • NUMERO D'INVENTARIO 5266
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - [PET]RVS VANNVTII / PINXIT - capitale -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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