Madonna con il bambino in trono. Madonna con il Bambino in trono
dipinto murale
1326 - 1326
Riquadro votivo rappresentante una "Madonna in trono con bambino". Una fascia bicroma rossa e bianca cinge la composizione, nella quale la Madonna, con un manto foderato d'ermellino, la veste rossa a rosette bianche e il frammento di un'aureola dalle strisce diagonali rosse su giallo, siede su un trono marmoreo senza cuscino, con spalliera, ornato da una fascia a losanghe rosse sul bordo superiore. Il bambino calza dei sandali. Lo sfondo è riquadrato in blu e verde
- OGGETTO dipinto murale
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a affresco
- AMBITO CULTURALE Pittore Veronese
- LOCALIZZAZIONE Casa di Giulietta
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La scoperta del riquadro votivo ebbe luogo nell'estate del 1895 sulla parete settentrionale del palazzo del Comune, dalla quale venne staccata da Gaetano Pasetti e portata al Museo civico nel settembre dello stesso anno. La pittura è di modesta qualità. Pietro Sgulmero (1895) identificò le figure e lesse le iscrizioni prima dello strappo, quando erano meglio conservate, che comprendono oltre l'ano di esecuzione i committenti (il podestà e un suo "socio"): "MCCCLXXVI [...] pinxit dominus pot[estas cum ei]us socio [impingere fecerunt] hoc opus". Respinto il più antico 1236, nell'integrare la data, si sottomise al giudizio del conoscitore Riccardo Lotze, che gli aveva comunicato una datazione alla seconda metà del XIII secolo; seppure più favorevole al 1326, accettò il 1276. Il nome di Cicogna venne proposto da Simeoni (1907), basandosi sul rilievo che la lettera iniziale sembrava una "C"; integrò così l'anno in 1326. Trecca (1912) riprese questa lettura senza varianti. Evelyn Sandberg Vavalà (1926) accettò l'attribuzione a Cicogna e la data 1326. Arslan (1943), pur accogliendo la data 1326, fu meno sicuro nell'attribuzione a Cicogna. Enrica Cozzi (1992) ha lasciato in sospeso il giudizio sull'autore, mentre Lucco (1992) ha riconfermato il nome di Cicogna e la data 1326. Secondo Pietribiasi, per la quale l'anno 1326 è quello che maggiormente si adatta alle caratteristiche del frammento, l'attribuzione a Cicogna non sembra più accettabile per le divergenze esecutive e culturali con le altre "Madonne con bambino" dell'autore (San Martino a Corrubio, San Felice di Cazzano di Tramigna, castello di Malcesine); propone, con cautela e in via di ipotesi, di integrare la lacuna testuale con una "G" quale lettera iniziale, e quindi con pittori dei primi decenni del Trecento quali Gerardo o Gerardino, Getino, Giovanni da San Vitale o Giacome pittore (Pietribiasi 2010, cat. 11). Si tratta comunque di un pittore ritardario appena toccato dalle novità protogiottesche veronesi: va ribadito, infine, che le condizioni conservative, influenzanti il giudizio stilistico, sono progressivamente peggiorate nel tempo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717431
- NUMERO D'INVENTARIO 5738
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- ISCRIZIONI in basso - M[---]V[I][---] pi[n]xit [---] socio [---] - caratteri gotici -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0