Madonna con il bambino in trono, un santo vescovo (Agostino?) e il committente Giovanni de Bete. Madonna con il bambino in trono, un santo vescovo (Agostino?) e il committente Giovanni de Bete
dipinto murale
1328 - 1333
Maestro Della Madonna De Bete (attivo Quarto Decennio Sec. Xiv)
attivo quarto decennio sec. XIV
L'opera è incorniciata da un finto costolone illusionistico su cui si svolge un nastro cosmatesco. La Madonna con il bambino, posti di tre quarti in direzione del santo e del committente, siedono su un trono architettonico dalla struttura assai elaborata e impreziosito da decori di tipo cosmatesco rossi e blu. In alto a sinistra si intravede uno scudo, forse l'emblema del committente
- OGGETTO dipinto murale
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a affresco
- AMBITO CULTURALE Pittore Veronese
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ATTRIBUZIONI
Maestro Della Madonna De Bete (attivo Quarto Decennio Sec. Xiv): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
- NOTIZIE STORICO CRITICHE E' stato staccato nel 1965 dal chiostro della chiesa agostiniana di Sant'Eufemia e, insieme a altri quattro lacerti (invv. 36349-1B3847, 36350-1B3848, 36352-1B3850, 36353-1B3851), dal 1980 ricoverato presso i magazzini della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Veneto, con atto di sequestro giudiziario dal laboratorio di un restauratore (ASBASVr, b. 14, Sant'Eufemia). E' stato riacquisito nel 2003 dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico del Veneto. Le condizioni attuali di conservazione non permettono una valutazione adeguata dell'opera, per cui è necessario reintegrarla con la foto pubblicata nel 1926 da Evelyn Sandberg Vavalà che vi aveva letto la data 1328 oppure 1333 (fig. 12). In tale immagine si riesce ancora a leggere parte della sottostante iscrizione funeraria che individua nel committente un membro della famiglia veronese dei de Bete. Il finto costolone illusionistico che incornicia la raffigurazione richiama l'analoga decorazione dei costoloni della volta a crociera dell'abside della chiesa di San Fermo Maggiore (cfr. De Marchi, 2004, p. 64). La tessitura pittorica è assai curata, specie negli oggetti e nei dettagli dell'abbigliamento, con effetti di illusionismo materico; la gamma cromatica è assai lucente e giocata sui toni rosati e grigio-argentei (Guarnieri 2010). L'opera va ricondotta all'autore delle "Storie di Cristo" sulla parete sinistra della chiesa della Santissima Trinità, per le analogie nelle fisionomie dei volti, le tonalità dei colori e l'illusionismo materico (De Marchi, 2000). E' stata evidenziata la vicinanza di questo Maestro (Guarnieri 2010), forse un suo stretto collaboratore, al pittore che realizza le "Storie della Passione" e degli "Apostoli" nella chiesa di San Pietro in Briano presso Cazzano di Tramigna (cfr. Cozzi, 1992, pp. 326-328; De Marchi, 2000, p. 74, nota 68; Id., 2004, p. 218 nota 38)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717434
- NUMERO D'INVENTARIO 36351
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0