Madonna di Caprino. Madonna con il bambino
ancona
1475 - 1499
Benaglio Francesco (cerchia)
1432 ca./ 1482-1492
La Madonna adora il Bambino sdraiato. In alto nella lunetta Dio Padre benedicente. Cornice originale tardo quattrocentesca, centinata, intagliata e dorata
- OGGETTO ancona
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a tempera
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ATTRIBUZIONI
Benaglio Francesco (cerchia)
- LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
- NOTIZIE STORICO CRITICHE "Il dipinto fu acquistato dal pittore Gaetano Pasetti nel 1889 e nella vecchia scheda manoscritta di catalogo ne fu registrata, dubitativamente, la provenienza più antica da Pèsina di Caprino Veronese, indicazione topografica che valse a far conoscere il soggetto come Madonna di Caprino. Malgrado l’avanzato stato di consunzione della superficie pittorica e del supporto ligneo – «buon rudere» la definì Antonio Avena (1937) –, la tavola presenta ancora la sua cornice originale tardo quattrocentesca, sormontata da una lunetta figurata con l’immagine del Padre Eterno benedicente. Per la qualità della stesura e per la raffinatezza dei materiali usati doveva trattarsi di una piccola ancona commissionata in ambiente altolocato, destinata probabilmente alla devozione privata viste le sue dimensioni contenute. Purtroppo, la leggibilità dei valori pittorici originari dell’insieme è irrimediabilmente compromessa. Il giudizio può ormai basarsi quasi soltanto sullo studio del bel disegno preparatorio affiorante marcato in superficie, steso a pennellate larghe e inciso e virgolettato in alcuni punti, che rimanda evidentemente alla cultura figurativa veronese del tempo di Francesco Benaglio, non lontano nell’uso di un segno grafico lineare, nel taglio compositivo dei soggetti, nell’invenzione di scorci prospettici su finte edicole classicheggianti e nella scelta di modelli e dettagli iconografici. Le vesti della Madonna e la posa del bambino dormiente sdraiato su un fianco sul parapetto in primo piano come sul punto di uscire dalla cornice-finestra del quadro, ricordano per esempio le "Madonne" di Rochester, Memorial Art Gallery e di Venezia, Civico Museo Correr (Maoli 2000, pp. 56-59, ripr.). La decorazione a candelabre delle lesene della cornice sembra riproporre parzialmente quella del trittico benagliesco nella chiesa di San Bernardino a Verona. D’altra parte, la "Madonna di Caprino" è però costruita con un disegno decisamente più robusto e vigoroso, come si vede nel volto e nelle mani, e manca di quell’atmosfera di astrazione pierfrancescana che nei dipinti sicuri di Benaglio si percepisce nella modulazione della luce, nelle delicate geometrie e negli ovali perfetti delle forme. Sembra trattarsi di una personalità prossima all’ambiente di Benaglio ma nettamente distinta, simile per solidità formale a Domenico Morone ma al contempo familiare anche, in versione nobilitata, a certe formule della cosiddetta bottega del cespo di garofano. Un’immediata coincidenza formale si rileva per esempio con la testa della Vergine raffigurata nell’"Ancona della ruota" della bottega badilesca, sempre al Museo di Castelvecchio (inv. 285-1B0696), dove l’impronta del modello è talmente simile nella fisionomia e nella posa da far pensare alla derivazione da un prototipo grafico simile. Va preso atto di una certa discrepanza qualitativa tra la Madonna con il bambino e l’Eterno benedicente raffigurato nella lunetta sovrastante, che si direbbe di una mano più primitiva anche a giudicare dal disegno soggiacente incerto e corsivo, imparagonabile alla sicurezza di stesura dell’altro" (da Francesca Rossi 2010, cat. 123)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717526
- NUMERO D'INVENTARIO 246
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- ISCRIZIONI sul cartiglio - EGO / DORMIO / [E]T / CHOR MEVM / [VIG]ILAT - capitale -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0