Pietà con san Giovanni evangelista. Pietà con san Giovanni evangelista

dipinto 1490 - ca 1495

Cristo morto sorretto dalla Madonna e da San Giovanni Evangelista. La Madonna lo stringe a sè. Cristo porta la corona di spine e ha la ferita sul costato; siede su un parapetto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Parisati Jacopo Detto Jacopo Da Montagnana (scuola)
  • LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE "Indicato come opera di ignoto nel catalogo della collezione Monga da cui proviene, il dipinto è rimasto pressoché privo di attenzione critica pur recando un’attribuzione alla maniera di Giovanni Badile (scheda cartacea; Avena 1937). L’aria vagamente veronese, liberalesca della testa di san Giovanni evangelista, ma soprattutto le precarie condizioni conservative del dipinto devono aver contribuito a confondere le aspettative sull’ambito del suo autore. Ciò nonostante l’opera si inquadra bene nella scia stilistica di Jacopo Parisati da Montagnana, come giustamente intuito da Hans-Joachim Eberhardt (comunicazione orale, 2004). Una composizione con le tre figure impostate in maniera analoga al dipinto veronese si ritrova per esempio nella "Pietà" affrescata nella chiesa di Santa Maria dei Servi a Padova (Lucco 2002, p. 145, fig. 34), e, per una questione di posa della figura, l’anonimo autore del nostro dipinto sembrerebbe aver visto il distrutto "Cristo morto sorretto da due angeli" già nella cappella Ovetari della chiesa degli Eremitani, attribuito alternativamente a Parisati e a Marco Zoppo giovane (ibidem, p. 145, fig. 33; Sarchi 2002, pp. 176-177). Un elemento stilistico altrettanto indicativo della familiarità con opere padovane di tale momento figurativo è la testa rotondeggiante e ricciuta di san Giovanni, che richiama da vicino quella del santo omonimo nel "Compianto" della sacrestia dei canonici nel duomo di Padova, e nondimeno dell’"Arcangelo Gabriele" raffigurato nella tarda "Annunciazione" alle Gallerie dell’Accademia di Venezia e nel "Trittico dell’Annunciazione" della cappella Barozzi nel palazzo Vescovile di Padova (Lucco 2002, pp. 146-147, tavv. XXIX, XXXII, fig. 134), opere, queste ultime, collocabili tra il 1490 e il 1495 circa, come probabilmente il dipinto in questione" (da Francesca Rossi 2010, cat. 132)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717530
  • NUMERO D'INVENTARIO 5530
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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