San Sebastiano. San Sebastiano

dipinto 1500 - 1599

Il dipinto raffigura san Sebastiano, a mezzo busto, reggente una freccia nella mano destra

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Andrea Del Sarto (maniera)
  • LOCALIZZAZIONE ex Palazzo Pirelli
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1529, dopo essere entrato a far parte della Compagnia di San Sebastiano, Andrea del Sarto aveva dipinto l’immagine del patrono per la confraternita: si trattava di una delle ultime opere del pittore, che moriva nel settembre dell’anno dopo. Se purtroppo il dipinto originale è andato perduto (Natali 1998, p. 186), tuttavia il notevole successo riscosso dall’opera ebbe un ruolo di primo piano nel favorire la proliferazione delle copie, tra le quali le più citate sono quella un tempo nella collezione Cook di Richmond (Monti 1965, pp. 120-121; Cox-Rearick 1987, p. 161) e ora nella collezione della Bob Jones University di Greenville, South Carolina (Pepper 1984, p. 34), l’esemplare dello Spedale degli Innocenti di Firenze (Il Museo dello Spedale 1977, p. 239) e quello del Museo di Caen (Debaisieux 1994, pp. 62-63). Secondo il parere di Alessandra Zamperini (2010, p. 475), la tavola di Castelvecchio può essere affiancata a questi lavori, sebbene il tono di questa copia riveli un’interpretazione meno chiaroscurata della pittura sartesca. Giunto nelle raccolte civiche dalla collezione Bernasconi, ove era assegnato direttamente alla mano del pittore fiorentino («vi si scorge sempre la maniera grande del Dal Sarto»: Ferrari 1871), nelle guide successive (Trecca 1912; Catalogo 1913) il dipinto di Castelvecchio veniva invece ricondotto con maggiore prudenza all’ambito dell’artista. Nella scheda manoscritta del Museo (1977) è stata annotata l’idea che si tratti di un lavoro ottocentesco: in effetti, anche ad una visione diretta e nonostante qualche deperimento della superficie pittorica, alcune parti del dipinto – come le orecchie o i riccioli del santo – sembrerebbero rivelare una corsività di esecuzione e una povertà di materiale che indurrebbero, se non a confermare, quanto meno a non eliminare tout court tale avviso, in attesa di ulteriori accertamenti. (da Alessandra Zamperini 2010, p. 475)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717710
  • NUMERO D'INVENTARIO 5164
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
  • ISCRIZIONI sul retro - 75 - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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