I santi Marta, Agostino e Monica. Sant'Agostino
predella dipinta
1526 - 1560
Crollalanza Nicolò (1505 Ca./ Post 1560)
1505 ca./ post 1560
Entro tre riquadri sono raffigurati, a mezzo busto, le sante Marta e Monica e sant'Agostino
- OGGETTO predella dipinta
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Crollalanza Nicolò (1505 Ca./ Post 1560)
- LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola, opera «d’antica lodevole mano di Girolamo Mocetto», è citata per la prima volta nel 1803 da Saverio Dalla Rosa nel monastero delle agostiniane di San Giovanni della Beverara, dove però stranamente non compare tra i numerosi dipinti elencati nell’inventario di avocazione al Demanio dei beni mobili del monastero, redatto il 28 e 29 luglio 1805 (ASVr, Camera Fiscale, n. 1050). Con tale attribuzione figura tra i dipinti scelti dallo stesso Dalla Rosa per illustrare la sua progettata "Scuola veronese di Pittura" (Guzzo 2002) e, nel 1812, tra quelli ceduti dal Demanio per formare la nuova pinacoteca comunale (Avena 1907, pp. 60-61, nn. 116/48); così ancora nel catalogo del 1829, nel quale risultano assegnate a Mocetto anche la cosiddetta "Pala Festo" di Antonio Badile e la "Madonna con il bambino, santa Maria Consolatrice e santa Caterina", entrambe provenienti dalla soppressa chiesa di Santa Maria Consolatrice, mentre nel 1850 Ferrari la riferisce a Dionisio Battaglia, ritenuto autore anche della "Pala Festo" (Avena 1907, p. 73 n. 161, p. 69 n. 73). «Annerita in modo straordinario», spaccata in due pezzi, con numerose fenditure e cadute di colore, il 15 aprile 1857 la tavola viene sottoposta da Lorenzo Muttoni a un primo restauro, come opera giovanile di Domenico Brusasorci (Processi Verbali 1857-1861), mentre poco dopo, sempre seguendo le sorti della "Pala Festo", risulta nuovamente registrata sotto il nome di Antonio Badile ([Balladoro, Bernasconi] 1865, p. 9 n. 20, p. 10 n. 28). Riconfermata da Zannandreis ([1831-1834], 1891) tra le opere autografe di Girolamo Mocetto, e come tale accolta dalla critica successiva, sia pure con qualche riserva (Baron 1909; Trecca 1912; Heinemann 1962), è stata definitivamente rifiutata da Romano (1985). Spetta a Enrico Maria Guzzo (2001) la restituzione della tavola alla tarda attività di Nicola Crollalanza, un artista originario della Valtellina ma presente a Verona tra il 1526 e il 1560, grazie al confronto con le "Scene dell’Apocalisse" nella sala della villa Del Bene a Volargne e con gli affreschi dell’attiguo studiolo, finora attribuiti a Francesco e Giovanni Caroto, ma assegnati su base documentaria a Crollalanza da Gian Maria Varanini (1996). Partendo da questo gruppo di dipinti, Guzzo ha ulteriormente ampliato il catalogo del pittore, aggiungendovi gli affreschi della loggia della villa di Volargne, da lui datati intorno al 1545, una pala con "I santi Ambrogio, Paolo, Giuseppe e donatori", ricordata dalle fonti settecentesche in Santa Maria della Scala a Verona come opera di Giovanni Caroto e oggi dispersa, e la "Madonna con il bambino tra i santi Giacomo e Filippo" della parrocchiale di Erbezzo, anch’essa collocata dalla critica nell’ambito dei Caroto, nel quale presumibilmente Crollalanza dovette formarsi. Una volta accettata (Da Re 1907, p. 94; Guzzo 2001, p. 60) l’identificazione di Nicola Crollalanza con il misterioso Niccolò Fracalanza, ricordato da Dal Pozzo (1718, pp. 57, 238) e da Lanceni (1720, p. 188) come autore di una «Madonna di rilievo» nella chiesa di San Giovanni della Beverara, non è azzardato supporre che la tavola oggi al Museo costituisse in origine la predella della pala dipinta in più comparti da Crollalanza intorno all’immagine scolpita della Madonna sull’altare della Vergine. (da Marina Repetto Contaldo 2010, p. 464)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717731
- NUMERO D'INVENTARIO 203
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- ISCRIZIONI sopra le figure dei santi - S.A MARTA/ SANCTVS AVGVSTINVS/ S.A MONICA - capitale -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0