Madonna con il bambino e san Giovannino. Madonna con Bambino e San Giovannino

dipinto murale 1490 - 1510

La frammentaria pittura murale raffigura, entro una cornice a candelabra con motivi vegetali, la Madonna in trono con il bambino, affiancata a sinistra da san Giovannino. Alle spalle del gruppo si intravede un paesaggio

  • OGGETTO dipinto murale
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a affresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veronese
  • LOCALIZZAZIONE n.d
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’affresco è stato staccato nel 1883 da uno dei chiostri dell’ex convento domenicano di Santa Anastasia, che in seguito alle soppressioni napoleoniche era diventato sede del Liceo Ginnasio «Scipione Maffei», e depositato nella chiesa adiacente di San Pietro martire (nota come San Giorgetto) nel 1904. Vasari ricorda che nel secondo chiostro di Santa Anastasia (edificato ed ornato grazie alla liberalità del cavalier Nicolò de Medici: Sansovino 1609, f. 130v) aveva lavorato a fresco il domenicano veronese Girolamo Bonsignori, fratello minore di Francesco, che fu a lungo operoso, dopo un giovanile soggiorno milanese, nei conventi di Mantova e di San Benedetto Po. La composizione varia appunto, nel rapporto tra madre e figlio, un’invenzione elaborata a Mantova negli anni ottanta da Mantegna e che riscontrò una notevole fortuna anche a Verona, sebbene in questo caso l’immagine sembri riflettere la conoscenza anche della successiva "Madonna della Vittoria" (1496). Una delle variazioni veronesi sul tema, la "Madonna con il bambino e san Giovannino" del Louvre (inv. R.F. 183), in passato attribuita tra gli altri a Giovan Francesco Caroto, a Girolamo Dai Libri, a Zenone, è stata convincentemente riferita da Sergio Marinelli allo stesso Girolamo Bonsignori (1996, pp. 51-52). Secondo Peretti (2010, p. 364) quel poco che dell’affresco è ancora possibile leggere, tuttavia, lascerebbe intuire una cultura figurativa ancora quattrocentesca, senz’altro più arcaica di quella del frate pittore, che fu un artista eclettico ma di indubbia qualità e aggiornato sui più recenti sviluppi dell’arte italiana, da Leonardo a Correggio. Lo studioso ricorda, inoltre, che proprio a Correggio, oltre che a Caroto, furono attribuite alcune opere di Girolamo prima che la critica risarcisse la sua figura. (da Gianni Peretti 2010, p. 364)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717815
  • NUMERO D'INVENTARIO 6330
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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