Madonna con il bambino. Madonna con il bambino
dipinto
1490 - 1510
Bonfanti Liberale Detto Liberale Da Verona (1445 Ca./ 1527 ?)
1445 ca./ 1527 ?
Il dipinto raffigura la Madonna, quasi frontale, a mezza figura con il bambino poggiato sull'orlo del manto e sdraiato su un parapetto con la testa rivolta verso i fedeli, appoggiata su due cuscini finemente ricamati
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ tecnica mista
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ATTRIBUZIONI
Bonfanti Liberale Detto Liberale Da Verona (1445 Ca./ 1527 ?)
- LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera era stata considerata un falso da Del Bravo (1959; 1963; 1967, p. 81), mentre Lotze l’aveva già definita nel 1903 «molto scadente e certo una copia» (lettera a Pietro Sgulmero nella scheda del Museo). Un riesame più recente ha portato al risultato che queste opinioni e riserve valgono solo per la superficie pittorica. Sotto tale pellicola non originale, che sembra ottocentesca, traspare uno strato di colore diverso che mostra una crettatura antica, tipica dei dipinti autentici di Liberale. Le condizioni attuali non permettono né un giudizio sulla conservazione della materia originale né un’approfondita analisi stilistica e cronologica. Di Liberale sono la composizione e i principali elementi del quadro, riconducibili all’uso di un cartone o di una specie di calco, come suggerito da Lucco (2003, p. 211). Hans-Joachim Eberhardt (2010, pp. 241-242) aggiungeva, inoltre, che a Liberale risale la gamma dei colori, soprattutto il tono blu-verdastro dello sfondo, mentre totalmente estranei al suo modo di dipingere appaiono i particolari del paesaggio; questi come i rifacimenti sulle figure e sulle bordure vennero condotti da una mano poco esperta. La tavola è stata acquistata nel 1891 presso il pittore Gaetano Pasetti, che in quegli anni lavorava anche come restauratore per il Museo. La "Madonna" segue uno schema conosciuto da altre nove redazioni della composizione, basate essenzialmente sullo stesso modello. Si tratta del tipo di "Madonne" più ripetuto dal pittore, sempre con variazioni. La nostra fa parte di un gruppo di sei versioni con uno sfondo di paesaggio: Vicenza, Pinacoteca Civica (Lucco 2003); già Milano, collezione Noseda (Del Bravo 1967, p. CCVI, fig. 221); Budapest, Szépmuvészeti Múzeum, n. 1028 (Del Bravo 1967, p. CCVIII, fig. 229); Boschi San Marco, parrocchiale (Del Bravo 1967, p. CCVIII, fig. 230); già Londra, Sotheby’s, 8 luglio 1987, n. 181 (già Firenze, Enrico Costa; già Treviglio, collezione privata, tavola sfigurata dai restauri; Del Bravo 1967, p. CLXXVIII, fig. 163). Altre quattro varianti presentano lo sfondo chiuso da una tenda: già Venezia, collezione privata (Del Bravo 1967, p. CLXXX, fig. 168); Lipsia, Museum der bildenden Künste (Del Bravo 1967, p. CLXXIX, fig. 165); Budapest, Szépmuvészeti Múzeum, n. 1145 (Del Bravo 1967, p. CCVI, fig. 223); Columbus, Ohio, Museum of Art (già Milano, collezione Crespi; Del Bravo 1967, p. CXC, fig. 179 e p. CXCIII, fig. 193). Insieme con l’altra "Madonna" ridipinta (già Londra, Sotheby’s) la nostra si distingue dalle altre tavole con il paesaggio per il fatto che il bambino non giace su un panno ma sull’orlo del manto materno, tratto corrispondente alla serie con la tenda. Nessuna delle versioni è datata. Come quadri devozionali dipendono da prototipi della Madonna con il bambino dormiente, immagini che per il riferimento alla Passione godevano di una particolare fortuna a Venezia (Firestone 1942, pp. 43-62; Aurenhammer 1959-1967, I, p. 116; Pächt 2002, pp. 162-165). Nella sua redazione della Madonna, Liberale potrebbe essersi ispirato a modelli dei Vivarini, che conobbe durante il soggiorno veneziano degli anni ottanta. L’esempio più vicino è la "Madonna" del 1481 di Bartolomeo Vivarini al Museo di San Francisco (Pallucchini 1962, fig. 195). Prendendo in considerazione lo sviluppo artistico di Liberale, che intorno al 1500 dovette subire un forte calo qualitativo, molto evidente nella "Sacra conversazione" del 1503 (Del Bravo 1967, p. CLXXIV, fig. 174), Eberhardt (2010) collocava gli esemplari migliori di tali "Madonne" nell’ultimo decennio del Quattrocento. (da Hans-Joachim Eberhardt 2010, pp. 241-242)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717855
- NUMERO D'INVENTARIO 918
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0