Ritratto del Conte Carlo Silvestri

dipinto ca 1730 - ca 1740

Pittura ad olio su tela

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bergamasco
  • ATTRIBUZIONI Ghislandi Vittore Detto Fra' Galgario (1655/ 1743): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Accademia dei Concordi
  • LOCALIZZAZIONE Accademia dei Concordi
  • INDIRIZZO Piazza Vittorio Emanuele 14, Rovigo (RO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto proviene dalla collezione Silvestri ma non viene stranamente menzionato né da Bartoli (1793) né da Rinaldo Silvestri (1794). È stato tradizionalmente riferito alla maniera del Maggiotto, come si può notare nell'inventario del 1930 e nelle guide del 1931 e del 1953. Valcanover (1962) si è discostato da tale attribuzione, preferendo l'assegnazione alla cerchia di Fra Galgario. Ciò ha indotto Ruggeri (1972), seguito da Romagnolo (1981), a proporne la piena autografia e la collocazione nella tarda attività, facendo riferimento anche al fatto che già Ragghianti, durante la schedatura dei dipinti del 1939-1940, si era espresso in favore del maestro bergamasco. Fantelli (1985) preferiva vertere sui modi del Ghislandi per “certa freddezza di impasto”, per lo più imputabile alle condizioni di conservazione mediocri prima del restauro del 1995 circa. Più di recente, anche Mazzetti (2023) accettava il riconoscimento al catalogo di Fra Galgario, al pari di chi scrive. La tela Silvestri, ben più leggibile dopo il restauro, risulta particolarmente paragonabile alle opere degli anni ’30 del Settecento del Paolotto (altro nome con cui era conosciuto il pittore). La pennellata più sottile e sfumata che caratterizza il presente quadro si riscontra già, ad esempio, in dipinti quali il “Ritratto di Bertrama Daina de' Valsecchi” (1730-1735 circa, Bergamo, Accademia Carrara, inv. 06AC00921) e il “Ritratto del conte Giacomo Carrara” (1737 circa, Bergamo, Accademia Carrara, inv. 58AC00114), oppure e con più evidenza, se si pensa al “Ritratto di Giovan Battista Tiepolo” (1732-1733 circa, Bergamo, Accademia Carrara, inv. 58AC00269) o al “Ritratto di pittore” (1730-1740 circa, Bergamo, Accademia Carrara, inv. 58AC00111). L’espressione del Conte Carlo è meno comunicativa di quelle tradizionalmente prodotte dal Galgario, ma tale dettaglio si può spiegare immaginando che la realizzazione dell’opera sia avvenuta dopo la morte dell’effigiato (1719), come già supposto da Fantelli (1985)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista pubblica/privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500730592
  • NUMERO D'INVENTARIO 261
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Accademia dei Concordi
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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