Ritratto di Silvestro Silvestri
dipinto
ca 1760 - ca 1789
Gabrieli Antonio (attribuito)
1694/ 1789
Pittura ad olio su tela
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
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ATTRIBUZIONI
Gabrieli Antonio (attribuito): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Accademia dei Concordi
- LOCALIZZAZIONE Accademia dei Concordi
- INDIRIZZO Piazza Vittorio Emanuele 14, Rovigo (RO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’effigiato è Camillo Francesco Silvestri, fratello di Gerolamo e Rinaldo, che aveva abbracciato la carriera ecclesiastica, unendosi la congregazione dei benedettini del Monte Oliveto e prendendo il nome di Silvestro. Dopo un primo periodo a Milano nel monastero di San Vittore, fece ritorno a Rovigo e prese residenza a San Bartolomeo. Il rientro in Polesine segnò anche l’inizio della partecipazione alla vita culturale cittadina, a partire dall’ingresso nel 1764 come socio all’Accademia dei Concordi. Il dipinto proviene dalla collezione Silvestri, come si può notare nell'inventario del 1930, dove il quadro viene attribuito ad ignoto. Fantelli (1985) lo riferisce genericamente ad un pittore veneto del XVIII secolo. Chi possa essere l'artista di questo dipinto, dunque, non è mai stato ipotizzato. La qualità mediocre della tela rende ancora più difficile il riconoscimento; tuttavia, chi scrive propone un accostamento al catalogo di Antonio Gabrieli (1694-1789), artista bellunese contemporaneo del Silvestri. Allievo di Flaminio Grappinelli, fu attivo per lo più a Belluno e provincia, dove successivamente morì nel 1789. Si tratta di un'artista modesto, sebbene abbia ricevuto più di un incarico di rilievo nella sua città (ad esempio, dal 1758 al 1788, fu gastaldo della Scuola di San Rocco). La sua arte è impregnata di riferimenti ai contemporanei veneziani e bellunesi più illustri, da Ricci a Diziani, mentre il suo stile non è così facilmente decifrabile, anche a causa della discontinuità stilistica e della mancanza di una cronologia di riferimento. Tra le opere accostabili al ritratto Silvestri, se nella “Madonna con il bambino in gloria e santi” di Bribano si identificano vaghe somiglianze, è soprattutto nella costruzione dei volti di alcuni soggetti religiosi che prende corpo l’ipotesi di partenza, come si osserva nel giovane santo Osvaldo nella pala con la “Vergine addolorata tra i santi Antonio Giuseppe e Osvaldo” di Visome oppure “Madonna in gloria con Sant'Antonio da Padova e San Vincenzo Ferreri” della Chiesa di San Matteo di Revine Lago (NCTN 00036933). Il paragone più stretto, tuttavia, si instaura probabilmente con una “Madonna” di collezione privata feltrina (Flavio Vituzzi, “Antonio Gabrieli: un seguace provinciale dei Guardi”, in “Arte veneta”, XL, 1986, pp. 200-203) che possiede alcuni caratteri simili al dipinto rodigino: la luce soffusa, la costruzione semplificata del viso, le sopracciglia sottili, la modellazione sintetica dell'orecchio, gli occhi leggermente allungati e, come in altre opere, abbastanza vicini al setto nasale. Il tono perlaceo del viso e la migliore resa dei caratteri fisionomici inducono a credere che la “Madonna” feltrina sia successiva. Se tale paternità venisse confermata, si potrebbe ipotizzare una cronologia a partire dal ritorno a Rovigo di Silvestro Silvestri, all’inizio degli anni ‘60 e la morte del pittore 1789
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista pubblica/privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500730600
- NUMERO D'INVENTARIO 373
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Accademia dei Concordi
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0