L'Abbate Girolamo Durazzo
stampa di riproduzione
post 1774 - ca 1790
Guascone, Felice (1749-1830 Ca)
1749-1830 ca
Personaggi: Girolamo Durazzo. Oggetti: Crocifisso
- OGGETTO stampa di riproduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte/ bulino
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ATTRIBUZIONI
Guascone, Felice (1749-1830 Ca)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO Via Balbi 10, Genova (GE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’incisione, eseguita da Felice Guascone, riproduce un ritratto perduto dell’abate Girolamo Durazzo (1719–1789), realizzato a Venezia dal pittore menorchino Pasqual Calbó i Caldés, attivo negli stessi anni in ambienti prossimi alla committenza Durazzo, e in particolare alla sfera di Giacomo Durazzo, fratello del soggetto effigiato. È stato ipotizzato che il ritratto potesse corrispondere a quello menzionato da Ruggero Boscovich in una lettera, indirizzata a Girolamo Durazzo, del 1° ottobre 1772 (Carbonell Buades, 2018). Tuttavia, nella stessa missiva, Boscovich riferisce che il ritratto dell’abate sarebbe stato presto affiancato dal proprio, eseguito dalla “medesima mano gentile del suo protetto” (Boscovich, 1811). Tale espressione ha indotto a ritenere che l’autore del dipinto citato dallo scienziato gesuita sia stato, piuttosto, Giovanni David, allora in formazione a Roma e legato alla famiglia Durazzo, forse proprio per iniziativa dell’abate stesso (Leoncini, 2012). Inoltre, entrambi i ritratti compaiono anche nell’inventario del 1826–1827 redatto da Giuseppe Piaggio: un ritratto di Boscovich — probabilmente il pastello di cui lo scienziato conservava uno schizzo, come riportato in una lettera successiva — e un ritratto dell’abate Girolamo, verosimilmente identificabile con quello descritto dal dalmata nella lettera del 1772. In base a questa seconda ipotesi – che risulta più plausibile - la data 1774, riportata nell’iscrizione in calce all’incisione, andrebbe riferita alla realizzazione del dipinto di Calbó, mentre la stampa sarebbe di poco successiva. Ne risulta che il ritratto menzionato da Boscovich e quello inciso da Guascone siano da considerare opere distinte: il primo attribuibile a David, il secondo a Calbó e tramandato attraverso la stampa in esame. Religioso della Compagnia di Gesù fino alla soppressione dell’ordine (1773), e successivamente affiliato ai padri urbani di San Carlo, Girolamo Durazzo partecipò attivamente alla vita culturale della famiglia. Si ipotizza che non solo abbia contribuito alla formazione artistica del giovane Giovanni David, ma che sia stato proprio lui a introdurlo nella rete patronale del fratello Giacomo (Leoncini, 2012). Inoltre, è possibile che il suo coinvolgimento si sia esteso anche all’ambito collezionistico della grafica: l’abate avrebbe partecipato all’ampliamento della raccolta del fratello, lasciando traccia delle proprie scelte nel materiale superstite. Una parte della raccolta di disegni e stampe di Giacomo Durazzo – distinta dal nucleo che nel 1872 venne disperso a seguito della vendita nell’asta di Stoccarda – rimase in ambito familiare e fu conservata dal ramo dei Durazzo di Occimiano. All’interno di questo fondo, confluito nel 1922 nella Biblioteca dell’Istituto Salesiano San Carlo di Borgo San Martino, si individuano materiali riferibili alla prima collezione dell’ambasciatore, affiancati da un nucleo coeso di stampe a soggetto religioso, con particolare attenzione all’iconografia gesuitica. L’omogeneità tematica e il taglio devozionale di quest’ultimo gruppo suggeriscono un accrescimento già in epoca settecentesca, verosimilmente da attribuire all’abate Girolamo Durazzo, gesuita egli stesso e partecipe delle scelte culturali della famiglia (Maffioli, 1999)
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700380658
- NUMERO D'INVENTARIO PAL-GE.INV. 5479
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Reale di Genova
- ENTE SCHEDATORE Palazzo Reale di Genova
- ISCRIZIONI Al recto: al di sotto del ritratto - L'Abbate Girolamo Durazzo/Patrizio Genovese/Missionario, e Predicatore - corsivo alto-basso -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0