S. Maria Magdalena

stampa di riproduzione ca 1660 - ca 1680

Personaggi: santa Maria Maddalena

  • OGGETTO stampa di riproduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ bulino
  • ATTRIBUZIONI Scalvinoni, Giovanni Battista (attivo Nella Seconda Metà Del Sec. Xvii)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Via Balbi 10, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa in esame costituisce una copia dell’incisione realizzata da Hendrick Goltzius negli anni Ottanta del Cinquecento, di cui un esemplare è conservato presso il Castello Visconteo di Pavia (inv. MAR. P. 1753). Il foglio ne riprende fedelmente la struttura compositiva, la disposizione della santa e dei suoi attributi, così come l’impianto scenico, con l’aggiunta di una cornice ornamentale e dell’iscrizione identificativa, che suggeriscono una destinazione più chiaramente devozionale. Il modello del soggetto affonda le sue radici nell’iconografia della Maddalena penitente, affrontata da Tiziano a partire dagli anni Trenta del Cinquecento e più volte riproposta con varianti nel corso della sua carriera. Un riferimento paradigmatico è costituito dal dipinto oggi conservato presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte (inv. Q136). Questo modello venne ripreso e reinterpretato in un bulino di Cornelis Cort, artista olandese attivo a Venezia, strettamente legato a Tiziano e interprete incisorio dei dipinti del maestro cadorino tra il 1565 e il 1566. La Maddalena penitente incisa nel 1566 da Cort (Museo Correr di Venezia, Gabinetto delle Stampe, inv. Stampe Molin 3171), probabilmente realizzata su disegno fornito dallo stesso Tiziano, ebbe ampia diffusione e contribuì a consolidare l’iconografia del soggetto, influenzando anche la successiva elaborazione di Goltzius, che si inserisce consapevolmente in questa tradizione figurativa, offrendo una rilettura personale del modello cortiano-tizianesco. La stampa in oggetto è firmata da Giovanni Battista Scalvinoni, incisore e, soprattutto, editore attivo a Venezia almeno dal 1656 fino alla morte, sopraggiunta nel 1688. L’opera può, perciò, essere verosimilmente datata tra il 1660 e il 1680, entro il pieno arco di attività documentata dell’editore. Opere note dell'artista si distinguono per una sistematica attività di ristampa e rielaborazione di soggetti tratti da grandi maestri del Cinquecento, frequentemente già incisi da altri. In questo contesto, la firma in lastra, apposta esattamente dove anche nel modello di Goltzius compare quella dell’autore, andrebbe intesa non come indicazione di invenzione, bensì come marchio editoriale, attestante la responsabilità tipografica della pubblicazione. La qualità del tratto, semplificata rispetto all’originale, insieme all’inserimento della cornice e del nome della santa, conferma l’intento di adattare il soggetto a una fruizione seriale e devozionale. L’opera riveste interesse non solo come testimonianza della ricezione tardoseicentesca di un soggetto ormai canonizzato, ma anche come esempio significativo della persistente rilettura popolare del prototipo tizianesco attraverso le successive mediazioni incisorie nordiche e veneziane
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700380685
  • NUMERO D'INVENTARIO PAL-GE.INV. 5504
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Reale di Genova
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Reale di Genova
  • ISCRIZIONI Al recto: in alto: al centro - - 625 - - capitale -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1660 - ca 1680

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'