Specchio cinese. animali; divinità buddhiste

specchio 401 - 600

Specchio di bronzo dall'uso rituale proveniente da un contesto archeologico ignoto, con quattro bugne, quattro animali e dieci divinità buddhiste. Il lato riflettente, opposto a quello decorato, è ottenuto levigando il bronzo

  • OGGETTO specchio
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
  • AMBITO CULTURALE Ambito Cinese
  • LOCALIZZAZIONE Piazzale Giuseppe Mazzini, 4
  • INDIRIZZO Piazzale Giuseppe Mazzini, 4, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In una memoria datata novembre 1881, il Direttore Generale del Poligrafico di Stato del Ministero delle Finanze, Tokunō Ryōsuke, diretto superiore di Edoardo Chiossone scrisse relativamente a una coppia di specchi (pressoché identici) donati uno a lui e l’altro a Edoardo Chiossone dal loro comune amico Saisho Atsushi in segno della loro amicizia:“Dalla più remota antichità, gli specchi sono stati considerati nel nostro Paese come dei tesori. Poiché il loro carattere intrinseco è quello di essere puri, chiari e senza macchia […] è esattamente come un cuore puro a cui l’egoismo e la falsità sono sconosciuti […] Il Signor Edoardo Chiossone ricerca le antichità con infaticabile coraggio, senza lasciarsi fermare dagli ostacoli; egli ama con ardore inaudito tutti gli oggetti antichi; non esiste altro modo di definirlo, se non un uomo straordinario! Uno dei miei amici, il Signor Saisho Atsushi custodiva molteplici specchi molto antichi: due fra essi riportano gli stessi motivi e le stesse figure. Ne ha donato uno a me, e l’altro al Signor Chiossone. Credo che il Signor A. Saisho abbia in quel momento voluto dar prova del nostro reciproco affetto e della sua durata eterna, come quella degli specchi. Oso sperare che il Signor Chiossone vorrà ben preziosamente custodire questo specchio. Davanti a questo specchio, gli sembrerà di vederci tutti e tre assieme; sarebbe qualcosa di così piacevole! Lo specchio […] rappresenta quattro bugne, quattro animali divini e dieci personaggi sacri eseguiti in maniera impeccabile. L’iscrizione è in parte cancellata, per cui non può essere letta completamente. Non è passato che qualche anno da quando lo specchio è stato disseppellito. Il metallo è coperto da una bella patina verde; un palpabile timbro di antichità. Impossibile oltretutto stabilire l’epoca cui risale.Mese 11° del 14° anno Meiji (novembre 1881), Tokunō Ryōsuke”.
    Da questa memoria si apprende come Chiossone fosse ben inserito e stimato nella società giapponese sia che, a sei anni dal suo trasferimento in Giappone, avesse già iniziato strenuamente a collezionare oggetti d’arte e che molti suoi conoscenti ed amici fossero coinvolti nell’agevolarne la raccolta. Dallo scritto di Tokunō comprendiamo inoltre che lo specchio era sepolto e che venne alla luce solo a seguito di uno scavo.
    In Giappone, nel XVIII e XIX secolo, infatti, si assistette non soltanto a scavi occasionali per la creazione di impianti e infrastrutture, ben inserite nell’ottica di modernizzazione Meiji, che portarono a rinvenimenti fortuiti, ma anche a veri e propri scavi archeologici alimentati dal crescente gusto antiquario e collezionistico: è probabilmente il caso degli specchi dono di Saisho Atsushi, imminente uomo politico a capo, nel corso del tempo, di diverse Prefetture del Giappone.Un esemplare identico, rinvenuto presso il tempio Kongōrin-ji di Ōsaka, è custodito nel Museo Nazionale di Kyōto e figura nella lista nazionale giapponese degli Importanti Beni Culturali (jūyō bunkazai).
    Questi specchi dall’uso rituale, il cui lato riflettente è ottenuto levigando il bronzo (opposto al lato visibile) sono solitamente decorati con motivi taoisti: il nostro esemplare presenta una rara combinazione di motivi decorativi taoisti e figure buddhiste
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700410573
  • NUMERO D'INVENTARIO B-546
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Genova
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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