paramento liturgico, insieme di Zucchi Barbara (attribuito) (sec. XVIII)

paramento liturgico, 1767 - 1767

Il paramento è costituito da un piviale, due tonacelle, una pianeta, due stole, tre manipoli, una borsa di corporale e un velo di calice. Fondo gros de Tours prodotto da un ordito e da due trame in seta color avorio. Trama lanciata passata ogni due colpi della trama di fondo. Disegno a ricamo: motivi a rilievo in oro filato a punto pieno (imbottiture di cartone); motivi in oro filato, riccio e lamellare a punto steso; motivi in sete policrome a punto raso. Il disegno presenta larghe cornici ad andamento mistilineo e rocaille dorate da cui si dipartono bouquet di fiori policromi. All'interno dello stolone centrale della pianeta, in alto, i fiori si appoggiano su una mensola. Lo stolone centrale è delimitato da un gallone ricamato in oro filato e riccio. Fodera in taffetas rosso. Il decoro della pianeta si ripropone negli accessori. Il piviale ha frange in oro filato e oro lamellare con fiocchi e gallone a fuselli in oro filato. In una stola il ricamo è riportato

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA seta/ gros de Tours/ laminatura/ ricamo
    oro filato e lamellare
    filo di seta
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica di S. Domenico
  • INDIRIZZO piazza S. Domenico, 13, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il paramento si è conservato in tutti i componenti: il velo di calice e il manipolo nella precedente schedatura non furono riconosciuti, probabilmente per la rigidità conferita al ricamo dal riporto, e furono schedati con il numero di catalogo 00024952. Il paramento, che presenta un raffinato ricamo di finissima esecuzione, fu confezionato nel 1767 insieme al velo omerale per accompagnare il ricchissimo baldacchino processionale, di cui segue il disegno. I documenti registrano l'avvenuto accordo con una ricamatrice che, però, non viene nominata nel testo. Il ricamo del paramento, come quello del baldacchino processionale, della banda processionale e dell'ombrellino processionale, è tradizionalmente attribuito a Barbara Zucchi. Il disegno presenta cornici mistilinee, rocailles e volute che si dispongono sul tessuto in modo asimmetrico come richiedeva il gusto rococò. I bouquet di fiori sono ricamati con grande attenzione alla descrizione delle varietà floreali. La descrizione naturalistica si spinge fino a rappresentare api e altri insetti che svolazzano tra i fiori. L'evidenza naturalistica, che caratterizza la produzione tessile e a ricamo del secondo quarto del Settecento, è data da un sapiente accostamento delle sete policrome e da un'alta perfezione della tecnica del punto raso. Nel decoro si evidenzia il motivo della mensola ricolma di fiori che, ideato dai disegnatori delle manifatture francesi di Lione (1730-1740 ca.), fu ripreso e diffuso dalle manifatture italiane sia nei tessili sia nei ricami. A questo proposito si vedano i parati conservati nelle chiese bolognesi di San Pietro datati 1735-1740 ca. (Bentini 1979, f. 199) e 1741 (Trebbi n. 1741), di San Petronio (Trebbi n. 166), e di San Domenico (numero di catalogo 00024925). Un ricamo affine decora anche un paramento conservato presso la chiesa di Santa Maria della Steccata di Parma (1740-1750) (Silvestri 1991, n. 88)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800024926
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1997
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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