Madonna col Bambino in gloria, santi e donatori. Madonna con Bambino/ Sant'Ilario/ San Rocco/ San Sebastiano/ San Giacomo
pala d'altare,
Schayck Ernest Van (attribuito)
notizie 1567-1626
Pala d'altare dipinta ad olio su tela, divisa in tre parti: in alto seduta su nubi, è la Madonna col Bambino tra angeli musicanti e serafini; in mezzo, su fondo di paesaggio, i santi in piedi: Ilario abate in abiti pontificali, con l'angelino sulla spalla, Rocco pellegrino che mostra la gamba piagata, Sebastiano legato al tronco d'albero, Giacomo apostolo che indica in basso la terza zona dove spuntano le teste di cinque maggiorenti della Confraternita di San Rocco. Cornice originale a fondo grigio e rilievi graffiti in oro, con fastosa cimasa a volute di fogliame e teste di cherubini
- OGGETTO pala d'altare
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ATTRIBUZIONI
Schayck Ernest Van (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE chiesa di S. Onofrio
- INDIRIZZO Largo Antonio Calderoni, 7, Lugo (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera è ritenuta una delle più interessanti testimonianze della cultura pietistica lughese. Nella parte inferiore, troviamo difatti i vividi ritratti di cinque benefattori dell’oratorio di San Rocco, collocati dal pittore Ernst Van Schayck ai piedi dei santi protettori per rimarcarne la pia inclinazione. Abile ritrattista, indiscutibilmente debitore della propria formazione nordica, nella pala di San Rocco Van Schayck dimostra “un rapido tentativo di aggiornamento stilistico sulla coeva pittura emiliana e romagnola”, in particolare sulla produzione di artisti legati alla lezione del cardinale Paleotti: da Bartolomeo Passerotti a Federico Barocci e Bartolomeo Cesi, ma anche una attenzione verso Luca Longhi (M. Culatti in “Le Arti della Salute”, p. 306). La tela, recuperata nel 1945 tra le macerie dell’oratorio di San Rocco, venne sottoposta a restauro tre anni dopo da Giulio Avveduti. Ma già negli anni venti le condizioni conservative del sito erano precarie e inadeguate. Così il 5 dicembre 1923 la Congregazione di Carità di Lugo si rivolgeva alla Sovrintendenza dei Monumenti per la Romagna: “La comunicazione della S.V. Illma sull’oggetto suindicato fa supporre che nel sopraluogo eseguito non si sia tenuto conto di tutte le circostanze che ànno indotto l’Amministrazione a chiedere la rimozione del quadro. Tutto il corpo principale della Chiesa è invaso dalla umidità e l’ambiente è ammuffito e così spoglio, così nudo, da sembrare una cantina. / Non rispondendo poi assolutamente ad alcuna esigenza di culto, sia per la vicinanza della Chiesa parrocchiale, a pochi passi, sia per la decadenza della Confraternita, l’Oratorio è quasi inofficiato, ripetesi, quasi sempre chiuso. Non è degno che il quadro di Ernesto Descaichi, per il suo notevole pregio, resti colà. Questo è il pensiero unanime della cittadinanza e dei competenti interpellati, che l’ànno visitato. […]” (Bologna, Pinacoteca Nazionale, Archivio di deposito, “Provincia Ravenna - Lugo”, carpetta “Ravenna 59-65”, fasc. 64)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800087315
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1974
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
2022
- ISCRIZIONI in basso - ERNESTES DE SCHAICHIS/ BELG. DE TRAIECTO FACIEBAT/ ANO IUBILEI MDC - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0