lapide tombale - ambito piacentino (sec. XVI)

lapide tombale, 1515 - 1515

La lastra si divide in due parti, entrambe bordate. Nella prima zona il profilo del defunto, nella seconda zona epigrafe in bronzo. L'epigrafe era applicata al marmo con tre perni, ora caduti. Il retro della lastra è levigato. Reca il n. 82, rispondente al vecchio inventario parziale riportato dal Ferrari

  • OGGETTO lapide tombale
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione/ incisione
    marmo/ intaglio
  • LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Già nel primo chiostro di S. Giovanni in Canale, poi dal 1830 circa nel museo Bissi. Il Ruinagia nacque nella prima metà del XV secolo a Valdena, presso Borgotaro e morì nel 1515 dopo aver insegnato a Piacenza per 50 anni latino, greco e lettere. L'Arisi nel profilo del defunto riscontra analogie con la scuola lombarda dell'Amadeo e del Montegorta e propone un paragone con il cenotafio Maironi in S. Francesco (1477), il ciborio di Pietro Calabrino in S. Savino (1519), e la lapide di Guglielmo da Saliceto in S. Giovanni. E' il n. 1776 nell'inventario del Museo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800149917
  • NUMERO D'INVENTARIO 1776
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI QUI DECEM LUSTRIS PLACENTI/ NORUM LIBROS DOCENS MU/ LTORUM ANIMIS MUSAS INSERU/ IT HABRAAMI RUINAGIE QUOD/ RELIQUUM EST IN TERRIS HIC IACET/ HUIC ALEXANDER ET HIERONIMUS/ FILII BONA SPE MONUMENTUM P. AT (QUE) TU/ LECTOR PRECARE BONA OBSECRO - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1515 - 1515

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'