Cristo giudice con la Vergine Maria, Mosè e Noè e altri personaggi. Cristo giudice

disegno, post 1610 - ante 1624

Una figura maschile con il braccio destro alzato (Cristo giudice) seduto sopra una nuvola, alla sua sinistra siede in ginocchio un giovane che ha nella mano destra una spada e nella sinistra una bilancia (Allegoria della Giustizia). Alla destra di Cristo una figura panneggiata di profilo inginocchiata con le mani in preghiera (manca il frammento con la testa, ma dovrebbe essere la Vergine Maria). Sotto di loro da sinistra: seduto di profilo un vecchio con appoggiate sulle ginocchia delle tavole (Mosè), al centro una figura con un manto di pelliccia (S. Giovanni Battista?) tiene in mano un cesto con della frutta, mentre dietro di lui un uomo con la testa rivolta verso Cristo sembra ripararsi dalla luce con una mano. A destra seduto specularmente a Mosè siede un altro anziano (Noè) con la barba che tiene con la mano destra una barca (Arca)

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta colorata/ penna/ acquerellatura/ matita
  • MISURE Altezza: 455 mm
    Larghezza: 500 mm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Marchigiano
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Manierista Toscano
    Fenzoni Ferraù
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
  • INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne datata). "II foglio compare nell'inventario delta collezione dell'Accademia di Belle Arti nel 1811, e già allora era in pessime condizioni visto che è indicato come frammenti di disegni di autore incerto. La pessima conservazione rende difficilissima la lettura e ne impedisce una attribuzione certa. La resa delle figure, il panneggio angoloso, i corpi michelangioleschi fanno pensare ad un pittore di scuola romana del XVII sec". Il disegno è a penna, inchiostro bruno, acquerello bruno, rialzi di biacca su carta verde scolorita. Questo disegno si deve mettere in relazione con i fogli 932a/b e 933a/b, dato che appartengono allo stesso artista. Da rifiutare l'attribuzione ad un pittore di scuola romana, mentre sembra più plausibile riportare i cinque fogli all'ambito delle note manoscritte: Ferraù Fenzoni. Anche se penso di poter escludere che i disegni appartengano al Fenzoni, penso sia accettabile l'ipotesi che si tratti di un artista marchigiano contemporaneo al Fenzoni che ha lavorato a Roma. Anna Forlani Tempesti (c.o.), ha proposto indicativamente il nome di Andrea Lilio (Ancona 1570-Roma o Ascoli Piceno post 1631)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437265
  • NUMERO D'INVENTARIO 931
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul 'recto' in alto a destra - '155'; si riferisce al numero dell' Inventario dei disegni dell'Accademia di Belle Arti (1811) - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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