lampada da parete, serie di Ditta Matteucci di Faenza (officina) (XX)
lampada da parete
ca 1924/00/00 - ante 1926/00/00
Ditta Matteucci Di Faenza (officina)
notizie prima metà XX secolo
Serie di otto lampade da parete in ferro battuto, a due bracci. La lampada ha una forma zoomorfa di fantasia
- OGGETTO lampada da parete
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MATERIA E TECNICA
ferro/ battitura
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ATTRIBUZIONI
Ditta Matteucci Di Faenza (officina)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Rocca Estense
- INDIRIZZO Piazza dei Martiri, 1, Lugo (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE All’interno della torre di sud-est, negli anni Venti del Novecento, fu allestito il primo museo dedicato all’aviatore Francesco Baracca, asso dell’aviazione italiana e medaglia d’oro nella prima guerra mondiale. Il museo venne collocato nella sala inferiore del torrione, già utilizzata come prigione comune (detta la “larga”) e poi come ufficio di leva. Oltre ai lavori murari, fu realizzato su misura l’intero apparato decorativo che interessa sia le pareti e la volta affrescate, sia la boiserie e gli arredi in ferro. L’ex museo, sottoposto ad un radicale restauro ultimano nel 2009, venne istituito dal Comune di Lugo nel 1924 ed inaugurato nel 1926. Ora il museo è stato trasferito nella casa natale del Baracca. La struttura è costituita da due vani, entrambi a pianta rettangolare e sormontati da volta a botte, collegati da uno stretto corridoio. La sala grande è illuminata da otto lampade da parete, a due bracci, in ferro battuto. Le lampade sono poste sopra la boiserie in legno, due su ogni parete; gli oggetti presentano una decorazione zoomorfa che ricorda un drago alato stilizzato in stile neogotico. I lavori in ferro battuto furono affidati alla Ditta Matteucci di Faenza. La dinastia dei Matteucci, detti “i fabròn”, risale al Seicento, ma sarà solo a metà Ottocento, con Luigi, che diventarono i protagonisti dell’arte del ferro battuto artistico. I lavori più prestigiosi furono forgiati da Luigi e dal figlio Francesco che estesero la loro produzione ad ogni tipo di ferro ornamentale per l’arredo degli edifici sacri e civili. Collaborarono con il pittore e decoratore bolognese Achille Casanova (1861-1948), al quale offrirono la loro opera per lavori edilizi sia a Bologna che in altri centri della Regione. Dopo la morte di Luigi, sarà il figlio ad estendere la fama dell’officina in ogni parte d’Italia, portata avanti con successo anche dal nipote di Francesco, Giulio. Rispetto ai prodotti delle altre ditte italiane, quelli della ditta faentina si distinguono per lo spiccato carattere artistico, per la massima cura dell’esecuzione e per l’ampia varietà dei soggetti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800691658
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0