portone - a due battenti, opera isolata - bottega romagnola (non determinabile)

portone a due battenti 0000 - 0000

Portone a due battenti in massiccio assito di quercia, ricoperto all'esterno da rugginose lamine in ferro fissate da chiodi. Il battente di sinistra ha una porticina più piccola dove è inserita una maniglia a forma di testa leonina, sembra quasi un mascherone, in ferro battuto

  • OGGETTO portone a due battenti
  • MATERIA E TECNICA ferro/ battitura
    ferro, laminazione
    legno di quercia
  • AMBITO CULTURALE Bottega Romagnola
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Rocca Estense
  • INDIRIZZO Piazza dei Martiri, 1, Lugo (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo una notizia ricavata dalla miscellanea di Michele Rossi (conservata presso gli eredi, 1966) i battenti del portone furono ricavati utilizzando il piano mobile dell'ex ponte levatoio dell'ingresso principale, a ridosso del baluardo quadrato prospiciente l'attuale piazza dei Martiri (M. Rossi, mss., fasc. II, p. 75). L'antica lamiera, che ricopre il legno, riporta ancora i segni dei colpi di fucile risalenti probabilmente al periodo della dominazione francese, a cominciare dal 1796. Non è accertabile l'epoca di fabbricazione del portone; nell'interno sono presenti vari ferramenti antichi, tra cui due catenacci (cfr. Biblioteca comunale Manfrediana di Faenza, Carteggio Antonio Corbara, "Lugo - Rocca" 1967-giugno 1982, b. 180, scheda n. 1). L’origine della rocca è molto antica. La prima notizia di un nucleo fortificato risale al X secolo, ma nel 1218 il complesso fu saccheggiato e completamente distrutto. Il fortilizio venne ricostruito a più riprese nei secoli XIII e XIV, nel 1306 vengono infatti menzionati “il castello e la torre” di Lugo. Il periodo di maggior sviluppo della rocca corrisponde con la dominazione estense. Nel 1408 furono pagati dal legato pontificio, Baldassarre Cossa, 10.000 fiorini a titolo di indennizzo per opere di rafforzamento della rocca. Nel 1437 papa Eugenio IV cedette la città a Niccolò III d’Este. A Lugo la famiglia estense dominò fino al 1481, intervenendo pesantemente sulle difese del castello a cominciare dal 1447, sotto Leonello, Borso ed Ercole I. Proprio durante il governo di Ercole I, la piazza d’armi antistante la rocca fu trasformata in cittadella, circondata da una cinta muraria scandita da torri e racchiusa da un fossato; la cittadella venne abbattuta per volere di Alfonso II d’Este verso la seconda metà del Cinquecento. Di questa fase storica rimangono l’impianto quadrangolare che si sviluppa intorno al cortile interno, alcuni tratti murari e la cosiddetta torre di Uguccione, di forma rotonda, sul versante nord. Per circa tre decenni Lugo rimase in mano ai Veneziani, ma nel 1511 tornò estense fino alla definitiva annessione all’amministrazione pontificia (1598). Nel XVII secolo, all’interno della fortezza, venne edificata la residenza del Governatore pontificio e da questo momento la rocca ebbe destinazione mista: carcere, magazzino e residenza fino al XIX secolo. Nel 1775 ci fu un grande incendio che durò tre giorni e distrusse parzialmente la sede dei governatori pontifici. Da quel momento l’edificio subì una serie di pesanti rimaneggiamenti che lo trasformarono; soprattutto i bastioni a sud-ovest vennero convertiti dando luogo al giardino pensile, a cui si accede dal cortile interno. Nel 1796 le truppe di Napoleone entrarono trionfanti in Romagna fino al saccheggio della terra di Lugo. Nel 1815 i territorio romagnolo tornò sotto il domino della Chiesa. L’intervento più distruttivo fu operato nel 1830, quando il terrapieno orientale venne sostituito da un voluminoso edificio porticato (qui vennero sistemati l’ufficio postale e le amministrazioni giudiziarie). Nel 1839 seguirono l’interramento degli ultimi residui del fossato, la demolizione dell’avancorpo sul lato nord, la ristrutturazione dell’ingresso principale e nuove costruzioni nel Giardino Pensile, infine l’addossamento al terrapieno ovest di un edificio in stile gotico ad uso di pescherie
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800691670
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 0000 - 0000

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE