episodi della passione di Cristo, episodi della vita di santi

ancona,

Predella scompartita, tabernacolo con nicchia centrale centinata aggettante, pannelli laterali

  • OGGETTO ancona
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
    legno/ intaglio/ doratura/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Botticini Francesco (1446/ 1498)
  • LOCALIZZAZIONE Empoli (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il grandioso tabernacolo, che si segnala come uno dei pezzi di maggior interesse del Museo, fu commissionato nel 1484 a Francesco Botticini dalla Compagnia di Sant'Andrea, che lo destinò all'altare maggiore della Collegiata. Il 1° giugno 1491 il tabernacolo veniva solennemente collocato sull'altare maggiore, ancorché forse non del tutto ultimato; un successivo documento del 1504 infatti incarica Raffaello Botticini, figlio di Francesco ormai morto da alcuni anni, di concludere il lavoro del tabernacolo entro il mese di settembre. Proprio la breve scadenza stabilita ha fatto supporre allo Zeri (1968) che dovesse trattarsi di un intervento di poco conto, forse una riparazione, tanto più che le parti pittoriche appaiono tutte stilisticamente unitarie. Di diverso avviso è invece il Baldini (1956), che ipotizza un intervento conclusivo di Raffaello nelle storie di Sant'Andrea e di Cristo nella predella, sembrandogli di cogliervi alcune disparità, specialmente cromatiche, con le storie del Battista. Di recente il Paolucci (1985) ha proposto che Raffaello potesse essere intervenuto a completare due ante di chiusura al vano centrale con la raffigurazione dell'Annunciazione, forse identificabili nei due pannelli presenti nel Museo o a realizzare un diverso elemento aggiuntivo, oggi perduto. A parte queste marginali incertezze, l'opera si pone tra le più rappresentative creazioni della matura attività di Francesco Botticini, che dopo il giovanile interesse per Pollaiolo e Verrocchio si andò sempre più focalizzando sugli esempi botticelliani non senza interesse per i panneggi e le incidenze luministiche di Filippo Lippi. È probabile che la commissione per quest'opera giungesse a seguito del successo dell'analogo lavoro compiuto alcuni anni prima dal Botticini, in collaborazione con Antonio Rossellino, per la stessa Pieve di Empoli (cfr. NAC 45187). Nel 1623 il tabernacolo fu rimosso dall'altare maggiore per far luogo ad un nuovo ciborio; nel 1819 figurava, con l'attribuzione a Ghirlandaio, nella Cappella battesimale per passare poi (1863) nel nucleo della costituenda Pinacoteca nella ex-compagnia di San Lorenzo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900004287-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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