decorazione plastico-architettonica di Stassi Niccola, Casini Bartolomeo (sec. XVIII)

decorazione plastico-architettonica, 1700-1799

La cappella rettangolare è coperta con volta a botte con unghie in corrispondenza delle quali si aprono 6 finestre. Vi si accedde dalla cappella di S. Bruno e per essa si entra nel corridoio delle cappelle. Delle quattro porte che si aprono a coppie sui lati corti, due sono finte. La volta poggia su mensole a cornice sorretta da coppie di pilastrini scanalati con capitelli ionici arricchiti da ghirlande di rose dorate. In questo tema architettonico si inseriscono rilievi sulle porte, pendoni e frontoni, intorno agli affreschi e sulla volta, cornici per definire con più efficacia la decorazione a fresco simulante incassi e rilievi

  • OGGETTO decorazione plastico-architettonica
  • MATERIA E TECNICA stucco/ doratura/ pittura
  • MISURE Profondità: 650
    Altezza: 1140
    Larghezza: 660
  • ATTRIBUZIONI Stassi Niccola (notizie Dal 1769/ 1794)
    Casini Bartolomeo (notizie Dal 1780)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale della Certosa di Calci
  • LOCALIZZAZIONE Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci
  • INDIRIZZO via Roma, 79, Calci (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La cappella, ampliandone una preesistente del sec. XIV, fu eseguita nelle attuali dimensioni dal pisano Niccola Stassi tra il 1769 e il 1783. Vi lavorarono Bartolomeo Casini stuccatore, i fratelli Borgioni Francesco e Gaspero ornatisti fiorentini, Amerigo Servolini, Bernardino Caneggi, Goffredo Marcacci riquadratori, Giuseppe Maria Terreni pittore livornese, Pompeo Franchi marmoraro, Francesco Lambardi scultore in legno. G. Piombanti, La Certosa di Pisa, 1884, p. 140 e A. Manghi, La Certosa di Pisa, 1911, pp. 189, 190. ricordano che di una cappellina sacra alla vergine del rosario si ha notizia da un rescritto del P. Generale dei Domenicani, concernente la facoltà di istituirvi la congregazione del rosario ed era situata nella foresteria attigua alla chiesa ed oggi dedicata all'annunciazione della vergine. Nel piano di ristrutturazione ed ampliamento del convento, promossa dal Pr. Maggi fu destinata al rosario una più ampia cappella e già nel 1783 il Terreni poteva ricavarne le misure per preparare i disegni per la decorazione a fresco. Gli stucchi ad elementi architettonici, di Bartolomeo Casini, valorizzando e sottolineando le caratteristiche architettoniche dell'ambiente, creano un ritmo studiato in funzione delle decorazioni ad affresco del Terreni e dei suoi collaboratori. Dall'osservazione delle disposizioni e scelte di tali decorazioni si ha la conferma che la progettazione fu unitaria e le differenti tecniche applicate una in funzione delle altre. Riferisce infatti il Manghi che le ricevute e i contratti conservati nell'archivio del convento, relativi agli artisti che lavorarono a quella cappella, sono pressochè sincroni. Si trattò dunque di un lavoro di equipe che si intende nell'osservare il perfetto accordo tra spazi, colori, rilievi reali e illusivi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900056602
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1976
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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