APPARIZIONE DELLA MADONNA CON BAMBINO A SANT'ANTONIO DA PADOVA

dipinto, ca 1830 - ca 1840

A sinistra la Madonna coronata con veste rossa e manto blu è seduta sulle nubi, con le mani protese in avanti, sulla destra S. Antonio da Padova con l'abito francescano, in ginocchio tiene il Bambino vicino a lui in piedi e rivolge il capo verso la Madonna in atteggiamento di devozione; il Bambino, che si appoggia a lui, si trova su un piano con panneggio verde su cui poggiano un teschio, un libro, un foglio manoscritto e un ramo di giglio; in basso sulla sinistra un angelo tiene un altro ramo di giglio e in alto, sullo sfondo, altri angeli. Cornice lignea dorata a motivi di fogline stilizzate. Sul dipinto sono applicati due corone, l'aureola, un ramo con giglio, un bracciale e una collana in metallo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 280 cm
    Larghezza: 180 cm
  • ATTRIBUZIONI Bertini Giuseppe (1825/ 1898)
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Caterina
  • INDIRIZZO Via Vittorio Emanuele II, Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non è molto probabile che questa sia stata la collocazione originaria della tela, che viene posta sull'altare maggiore della chiesa in sostituzione di quella con l'Estasi di S. Caterina, dipinta da Pompeo Batoni nel 1743 e rimossa a seguito dell'indemaniamento del complesso; il fatto che a fianco della Madonna col Bambino compaia non un santo domenicano, ordine di appartenenza della chiesa, ma un francescano fa presupporre che in origine abbia ornato qualche ambiente loro pertinente. La tela si inserisce perfettamente nel percorso artistico di Giuseppe Bertini, uno dei capofila di quella pittura di tipo devozionale quasi avulsa dalla realtà pittorica coeva, che a Lucca in quegli anni incontrava tanta fortuna, quasi cristallizzandosi in una sorta di isolamento. La chiesa settecentesca di S. Caterina, annessa al Convento dell'Ordine Terziario Domenicano e progettata a pianta ovale dall'architetto Francesco Pini, fu edificata a partire dal 1738 sopra una precedente costruzione del 1575, di cui è impossibile ipotizzare l'assetto originario per mancanza di notizie. I recenti lavori di restauro hanno consentito di leggere la data 1743 in luogo del 1748 nell'iscrizione della controfacciata e ciò consentirebbe di anticipare la data di conclusione della costruzione della chiesa rispetto a quanto trasmesso dalla guidistica locale, in accordo con la data 1743 rinvenuta a lato dell'altare maggiore. Sia la chiesa che il convento furono oggetto delle soppressioni napoleoniche del Governo Baciocchi nel 1806 a seguito delle quali il convento, divenuto di proprietà pubblica, fu destinato a caserma, le suore furono spostate al convento dell'Angelo e non fecero più ritorno a Santa Caterina. Sotto i Borboni, nel 1818, gli ambienti del convento furono destinati all'Ospizio degli Invalidi, una sezione dell'ente Ospedali e Ospizi di Lucca, e la chiesa fungeva da cappella. La proprietà degli ambienti conventuali e della chiesa è rimasta a Ospedali e Ospizi per passare poi in anni recenti al Comune di Lucca. La chiesa è conosciuta come “Chiesa delle Sigaraie” perchè le donne che preparavano a mano i celebri sigari “toscani” avevano l’abitudine di recarvisi a pregare prima di andare alla Manifattura Tabacchi, situata di fronte
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900065182
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ISCRIZIONI nel foglio ai piedi di Gesù Bambino - GIUSEPPE BERTINI - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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