Alessandro Magno sigilla la bocca di Efestione

dipinto, 1789 - 1789

N.P

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Gauffier Louis (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria d'Arte Moderna
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Un tempo a Montepellier (antiquario Chappert), poi a Parigi; acquistato nel 1955 dall'antiquario Leone Cei di Firenze. Questo dipinto, acquistato recentemente, è stato perfettamente attribuito e studiato da Sandra Pinto. Riassumiamo qui la sua analisi: il 15 aprile 1789, Ménageot, direttore dell'Accademia di Francia a Roma, scrive al Soprintendente alle Belle Arti, il conte d'Angiviller (Correspondance, XV, 1906, p. 329: "Gauffier mi ha mostrato recentemente l'abbozzo di un grande quadro che si portava dietro, del quale sono stato estremamente soddisfatto; raffigura alessandro sorpreso da Efestione nell'atto di mettergli sulla bocca il sigillo con il suo anello. Se egli condurrà a termine il quadro con abilità proporzionata a quella dell'abbozzo, sono persuaso che si farà molto onore. Esso è composto in maniera giudiziosa e con uno stile assai sicuro"). D'Angiviller risponde a Ménageot (ibidem, p. 333): "Farei molto affidamento su questo giovane artista, se mettesse un pò più colore nelle sue composizioni". Sempre nel 1789, Gauffier espose al Salon (col. n. 345) un immenso quadro (dieci piedi per otto) scomparso, che è certo, stando alla descrizione, quello che doveva seguire all' "abbozzo" romano. "Mentre Alessandro sta leggendo una lettera di sua madre, nella quale lo rimprovera di concedere eccessivo potere ai suoi amici, Efestione si avvicina per leggere al disopra della sua spalla; Alessandro non glielo impedisce, ma soltanto, levandosi l'anello dal dito, appoggia il sigillo sulla bocca del suo favorito per raccomandargli il segreto. Nel 1791, Gauffier esporrà nuovamente un dipinto col medesimo soggetto (n. 98) ma le misure non erano riportate nel catalogo, il che ci impedisce di affermare che fosse un quadro grande. L'abbozzo eseguito a Roma prima del breve soggiorno parigino del 1789, "d'una grazia un poco ellenistica", riassume abbastanza bene il talento (definito da miniaturista da J. G. Drouais) un pò prezioso, talvolta manierato, di Gauffier. Si spingerà ancora oltre in questa raffinatezza, tanto nel colore che nell'impaginazione, in opere come il "Ritratto del Dr. Penrose (1798; Parigi 1974, n. 66, ill.), che spicca su uno splendido paesaggio di Firenze, o ancora il "Ritratto di giovane uomo con cane" (1796) dipinto anch'egli davanti ad una bella veduta della cupola e delle torri di Firenze (che, a dar credito alla fotografia Giraudon 19387, apparteneva alla collezione del principe Koudacheff a Firenze, ma ne ignoriamo l'attuale collazione) o infine le "Vedute di Vallombrosa" e dintorni, come quelle di Montpellier, del Museo Marmottan a Parigi, e ancora quelle recentemente acquistate a Philadelfia. Gonzales-Palacios (1973) ha riprodotto (tavv. 37-38) una tappezzeria e un disegno del giovane Ingres direttamente ispirati a questo quadro
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900126095
  • NUMERO D'INVENTARIO inv. 1890, n. 9370
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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