battaglia di Cadore

dipinto, post 1538 - ante 1577

Figure: soldati; esercito; comandante. Abbigliamento: armature. Paesaggi: paesaggio montano; veduta di una cittadella fortificata; casolare in fiamme. Architetture: ponte; muretto. Oggetti: briglie; bordature; spade; lance;trombetta; bandiera con stemmi. Animali: cavalli

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 121
    Larghezza: 134
  • ALTRE ATTRIBUZIONI ambito veneto
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria degli Uffizi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
  • INDIRIZZO Piazzale degli Uffizi, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è l'unica copia esistente del telaio, dipinto per la sala del Maggior Consiglio di Venezia entro il 1538 da Tiziano e andato distrutto in un incendio nel 1577. Il soggetto raffigurato nella scena non è stato identificato con sicurezza, in quanto già nelle fonti documentarie si risocntrano identificazioni diverse. Dopo l'Aretino, che in una lettera a Tiziano nomina genericamente l'"historia", e il Dolce, che ricorda "La Battaglia" il primo ad identificare la scena è il Vasari che però erroneamente parla di Battaglia di Ghiaradadda, ovvero Agnadello, sanguinosa sconfitta per i Veneziani e che quindi non sarebbe mai stato commemorata in Palazzo Ducale. Sansovino scrive che la battaglia è quella di Spoleta, combattuta fra papa Alessandro III e Federico Barbarossa (1155); infine Ridolfi la identifica con la battaglia di Cadore (1508) nella quale i Veneziani capitanati da Bartolomeo d'Alviano sconfissero l'esercito imperiale comandato da Massimiliano I d'Asburgo. I critici, dall'Ottocento ad ora, hanno tentato, attraverso l'identificazione araldica delle bandiere, di stabilire a quale battaglia si riferisca il dipinto,ma nonostante le varie ipotesi (cfr.ARALDICA) ancora nessuno è giunto ad una definizione certa. Fino alla fine dell'Ottocento, il dipinto era sempre stato considerato il bozzetto autografo di Tiziano per il telero. Crowe e Cavalcaselle proposero di considerarlo una copia in piccolo eseguita da Leonardo Corona, che secondo il Ridolfi eseguì la copia della rotta di Cadore. Tale dipinto, che risultava nella collezione del marchese di Hamilton e proveniente da Venezia dalla raccolta di Bartolo della Nave, fu acquistato dall'Arciduca Leopoldo Guglielmo, attualmente irreperibile non è identificabile col dipinto di Firenze. Quest'ultimo è comunque molto aderente ad un disegno preparatorio del Louvre ritenuto autografo di Tiziano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900131833
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario 1890, n. 964
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1989
    2002
    2006
  • ISCRIZIONI a tergo sul telaio - 4 - numeri arabi - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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