campionario - manifattura italiana (secc. XVI/ XVII)

campionario, 1550 - 1699

Sul campionario sono documentati 64 pezzi; reticelli in cui si intravede ancora la tela di base, alcuni pezzi di tela ricamati a punto riccio e punto avorio; tutti riproducono motivi geometrici caratteristici del XVI e XVII secolo destinati ad abbigliamento e biancheria. I frammenti di reticelli sono molto importanti perché lasciano vedere esattamente la lavorazione, ricavata dalla tela. Si nota nei frammenti di questo campionario il graduale alleggerimento che subisce la tela fino a non esistere più come struttura di base e ad assere sostituita dalla trina, che nelle prime manifestazioni in Italia mantiene il gusto dei disegni geometrici di influenza ispano moresca e orientale

  • OGGETTO campionario
  • MATERIA E TECNICA filo di lino/ merletto ad ago
  • MISURE Altezza: 20 cm
    Lunghezza: 200 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Davanzati
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati già Davizzi
  • INDIRIZZO Via Porta rossa, 13, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I pezzi di tela qui presenti sono lavorati con la tecnica dei fili tirati, tecnica che si può applicare nel senso della trama in tutta la superficie, lasciando solo un sottile traliccio, che fermato con l'ago, veniva poi lavorato e riempito; e con quella dei punti tagliati, cioè alcuni parti della tela venivano traforate e tolte le aperture venivano riempite da punti ad ago. Una traforatura più liberamente distribuita veniva ottenuta con l'aiuto di una forbice in modo di fare ricami più o meno grandi e più o meno regolari, rispettando sempre la direzione dei fili della tessitura. I primi lavori di questo tipo sono ancora semplici, triangoli ritagliati dalla cui combinazione si disegnano varie figure geometriche, zig-zag e croci. Molti esemplari di punti tagliati traggono ispirazione dal testo di Mattia Pagani del 1542, dove è anche usata per la prima volta la nomenclatura 'punti tagliati'. Per rendere più ricco il lavoro si praticano delle aperture più grandi, lasciando sussistere fascette di tela poi si butta sopra alle parti chiare dei fili che formano diagonali e croci per servire da appoggio a diverse fantasie ricamate. la creazione dei punti tagliati è sempre stata assegnata all'Italia anche se va ricordato che la costa dalmata e le isole greche hanno avuto un ruolo determinante nell'elaborazione di una tecnica, di cui poi senza dubbio Venezia, ha dato larga diffusione attraverso i libri di modelli (cfr. la scheda inv. Bargello n. 4363-4371)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900133908
  • NUMERO D'INVENTARIO Bargello stoffe museo 216-280
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1550 - 1699

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE