paesaggio arcadico

decorazione plastico-pittorica, 1700-1799

La seconda stanza presenta il soffitto interamente decorato con stucchi bianchi e dorati che compongono ovali e strutture polilobate con inserite delle pitture a tempera oggi molto sciupate. Essi rappresentano dei paesaggi con il tipico e caratteristico inserimento delle rovine (mezze colonne, templi distrutti) mentre figure da antico baccanale danzano in primo piano in un ambiente idilliaco che riporta in mente il gusto dell'Arcadia. Due pecorelle brucano l'erba in primo piano mentre altre figure intornogodono in maniera spensierata dei benefici della campagna. Nella parte terminale della stanza è presente un arco dalla profonda stronìmbatura che farebbe quasi pensare ad un posto per un'alcova o a un piccolo palco scenico. Delle grandi figure in stucco dorato, con in mano drappi e stemmi, ci fanno venire in mente l'idea di un sipario che possa scendere da un momento all'altro. La decorazione in stucco, minutissima e pesante, riveste totalmente il vano della volta conclusa al centro da un ovale in cui, tra i soliti angioloini volanti, l'angelo della Fama accoglie in cielo il poeta. I colori di queste pitture sono piuttosto rovinati, sì da presentarsi con unitari toni ocra e giallini

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco/ pittura a tempera
    Stucco
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ceuli
  • INDIRIZZO via S. Martino n. 108, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non sappiamo se il Da Morrona (Compendio 1798, p. 195) si riferisca alla stanza - vano di passaggio quando accenna alla quadrature di palazzo Ceuli. La decorazione figurativa rivela una chiara adesione ad un gusto ancora pienamente barocco, mentre le quadrature, rigidamente prospettiche rispecchiano un gusto di derivazione emiliana, anche se rivisto attraverso una sensibilità più morbida che riesce a modellare meno schematicamente le strutture accostandole, per la profusione di finti stucchi ad un ambiente volto ornai al Rococò. Riguardo la seconda stanza dobbiamo ricordare che il Da Morrona (cit.) attribuisce ad Alessandro Gherardini "i freschi di due stanze" in palazzo Ceuli. Non riusciamo però - almeno per questa stanza - a ritrovare facilmente gli estremi dello stile dell'artista fiorentino. Non sentiamo qui il Gherardini degli aerei cieli, delle profondità atmosferiche che tanto caratterizzano la sua pittura, ma piuttosto un gusto analitico e dispersivo, ben lontano dalle sue visioni sintetiche. Il palazzo è attualmente sede dell'Uffico Tecnico del Comune
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900143486A
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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