deposizione
Il gruppo scultoreo della Deposizione si trova nella seconda cappella a destra dell’altare maggiore, disposto sopra un alto basamento in pietra, è composto da cinque statue lignee a tutto tondo, dipinte e dorate, a grandezza leggermente superiore a quella naturale; a sinistra la Madonna, avvolta in un lungo manto e Giuseppe d’Arimatea, vestito con una tunica corta, al centro Cristo schiodato, a destra Nicodemo nell’atto di schiodare i piedi a Cristo e San Giovanni Evangelista. Cristo con le ampie braccia aperte domina la scena, alle sue spalle una croce, caratterizzata da una decorazione a girali includenti animali. I protagonisti sono personaggi reali, a grandezza naturale e vestiti di abiti sontuosi, che muovono come su di un proscenio con lo scopo di suscitare nei fedeli i più vivi sentimenti di pietà
- OGGETTO gruppo scultoreo
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MATERIA E TECNICA
LEGNO
- AMBITO CULTURALE Ambito Pisano
- LOCALIZZAZIONE Volterra (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Dai documenti ricaviamo l'informazione che quest'opera era in via di compimento nell'anno 1228, dal momento che, il 3 gennaio dello stesso anno il vescovo Pagano dei Pannocchieschi, fissava un'indulgenza a favore di coloro che elargissero una somma di denaro per compiere il gruppo e la cappella, entrambe ultimate entro il 14 settembre dello stesso anno, giorno in cui venne consacrata la cappella chiamata del Crocifisso. Il Leoncini afferma che la cappella occupava parte dell'area su cui fu costruita l'attuale cappella del Sacramento. Dalla Visita Pastorale Sfrondati sappiamo che il gruppo ligneo nel 1646 era già nell'attuale collocazione. Dopo l'incendio del 1933 la Deposizione venne posta sopra un semplice postergale di tufo, addossato sul fondo della cappella. L’opera costituisce un unicum nella scultura lignea medievale, sia per la datazione fissata al 1228, sia per l’eccezionale conservazione dell’originaria cromia delle cinque figure, ottenuto con un largo uso della foglia d’oro e d’argento. Quest’aspetto consente di apprezzare il gruppo anche nei suoi caratteri più gustosamente pittorici. Notevole la decorazione a girali includenti animali che percorre tutto il perimetro della Croce e il raffinato ornamento a motivo cruciforme che compare sulla manica del Giuseppe d’Arimatea. La Deposizione dalla croce, evento appena accennato nei Vangeli (Marco, 15-46), è cara alla devozione cristiana; secondo un'iconografia molto diffusa in età romanica e che ha come prototipo nell'Italia settentrionale, l'altorilievo del duomo di Parma, eseguito dall'Antelami nel 1178. Gli studi hanno dimostrato la sua appartenenza culturale al gruppo di Deposizioni duecentesche diffuse nell'Italia centrale e in Sardegna, di cui l'esempio più antico è quello visibile nel duomo di Tivoli datato tra il 1210 e il 1220 circa e nello specifico è possibile avvicinare questa maestranza a quegli artisti di cultura greco bizantina attivi a Pisa nei primissimi anni del Duecento, il pathos del Cristo è confrontabile con i crocefissi dipinti da Giunta Pisano e da Berlinghiero Berlinghieri; tuttavia, mentre il testo dipinto è pensato per essere letto in sequenza, la caratteristica peculiare della scultura lignea è quella di rappresentare un’istantanea dell’evento
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900146946
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2010
2024
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0