In questo dipinto la pietra paesina è perfettamente funzionale alla descrizione di un magico ed irreale paesaggio, quale si addice allo sfondo di una fantasiosa scena tratta da un poema cavalleresco. I pochi elementi dipinti tratteggiati naturalisticamente, e la tornita figurina della giovane donna incatenate e del cavaliere che accorre in suo aiuto, sottolineano il senso di teatrale rappresentazione propria del soggetto. Nei quadri in paesina conservati presso l’Opificio con soggetti di episodi cavallereschi, i toni cromatici, come in questo caso, sono generalmente di un rosa cupo ed intenso, con sfumature violacee decisamente suggestive