calamaio - manifattura fiorentina (XIX)

calamaio 1878 - 1878

Calamaio in porfido rosso antico, formato da un piano rettangolare finemente modanato, con quattro piedini sagomati, lavorato in un pezzo unico. Vi sono fissate due tazze con motivi di baccellature e relativi coperchi: al centro un vaso sagomato per contenere le penne

  • OGGETTO calamaio
  • MATERIA E TECNICA porfido rosso/ tornitura
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Fiorentina
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo dell'Opificio delle Pietre Dure
  • LOCALIZZAZIONE Opificio delle Pietre Dure
  • INDIRIZZO Via degli Alfani, 78, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’oggetto rientra in un tipo di produzione, quella in porfido, molto in auge nella seconda metà del secolo. Oggetti di proporzioni modeste e di costo relativamente accessibile, che dovevano aver buon mercato presso il pubblico. Troviamo in questi anni, alla guida della sezione di glittica, Paolo Ricci, attivo dal 1855 al 1892, al quale si deve il particolare impulso apportato alla produzione di questi oggetti destinati alla vendita. Scorrendo infatti le varie note di documentazione dei lavori di quel periodo, ricorrono frequenti citazioni della messa in opera di oggetti analoghi. In particolare per la tornitura dei vasi del calamaio si cita, nel settembre 1877 (A.O.P.D., Giornale dei lavoranti), Pietro Brunacci “maestro delle segherie”, attivo dal 1866 al 1896, mentre, già nel giugno del 1877, viene ricordato Gaetano Balleggi “segatore” (1869-1880) che “fa un taglio di porfido lun 41 che deve servire per il calamaio”
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900170462
  • NUMERO D'INVENTARIO 765
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Opificio delle Pietre Dure
  • ENTE SCHEDATORE Opificio delle Pietre Dure
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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