coperta di libro liturgico - bottega fiorentina (sec. XVI, sec. XVI)
coperta di libro liturgico
1501 - 1501
Codice membranaceo con 94 carte numerate, ognuna di 20 linee, scrittura corsiva, titoli dei vari capitoli in inchiostro rosso con cui è scritto anche l'inizio del testoo Portano l'approvazione del 10 Aprile 1576 e le additiones successive fino al 1771. Legatura in velluto rosso su assi e fermagli in argentoo Al centro dei piatti è restata traccia evidente di due medaglioni ovali (cm. 13x10). I due fermagli d'argento restanti sono polilobati e presentano un terminale a palmetta e cornice modanata; sono applicati ciascuno con quattro chiodi ribattuti. All'interno a niello sono raffigurati due Evangelisti (San Matteo e San Giovanni), applicati capovolti rispetto all'apertura del libro
- OGGETTO coperta di libro liturgico
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MATERIA E TECNICA
argento/ niellatura
seta/ velluto
- AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE II 13 novembre 1575 i "Signori conservatori cioè Messer Francesco Martelli e Messer Piero della Stufa, servatis servandis, commessono a Giovanni de' Servi che paghi a Simone di Nunziato soldi dieci per distribuirli a chi ha durato fatica in rassettare i Capitoli" della Misericordia. Indicazione preziosa questa che spiega come mai in questi statuti "rinnovati" proprio in quell'anno, sotto la spinta del Concilio di Trento, si trovino applicati i due nielli con gli Evangelisti capovolti, stilisticamente legati ad un tempo precedente il 1575 e, con ogni probabilità, appartenuti fino a quell'anno ai vecchi Capitoli del 1501. Questi ultimi, infatti, caduti fuori uso, dovettero essere spogliati della loro copertura (scheda 09/00186950), delle "immagini dei Santi protettori", delle "borchie e cantonate e fibbie d'argento'sodo'" che servirono por "rassettare" o meglio aggiustare i nuovi', nel 1575, quando furono completati. Stilisticamente, si è detto, le due fermature rimaste, per quanto assai consunte e quasi illeggibili, confermano la nostra ipotesi legate come sono a motivi in tutto quattrocenteschi, dalla palmetta finale, alle cornici modanate di rifinitura, alle polilobature, alla plastica dei volti e dei corpi che ricordano da vicino esperienze michelozziane e verrochiesche. Ricordati genericamente negli inventar Sei-Settecenteschi della Compagnia, i Capitoli del 1575 furono a loro volta sostituiti nel 1775 con un "Libro di costituzioni moderno coperto di velluto rosso con i suoi termini in argento sodo" (A.M. n Z II 1986, c.87), libro di cui si sono perdute le tracce. I nostri capitoli sono ricordati dal Richa (1758), dal Landini (i 779) e dal Morini (1931), dal Torricelli (1940) e, ultimamente dal d'Addario (l980) che spiega precisamente i motivi che spinsero al rinnovamento dei capitoli in epoca controriformata e i precetti evangelici che ispirarono o ispirano le opere di carità della Confraternita. Nessuno dei testi sopra citati prende in considerazione il problema della legatura e dei nielli
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900186950
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- ISCRIZIONI sul frontespizio - DEUS CHARITAS EST ET MANET IN CHIARITATE, IN DEO MONET ET DEO IN EO (...) - lettere capitali -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0