dalmatica - manifattura lucchese, manifattura italiana (primo quarto, prima metà sec. XV, sec. XIX)

dalmatica 1401 - 1425

La dalmatica ha scollo a barca con brevi apertura laterali, maniche larghe con profilo inferiore leggermente diagonale, contorni laterali svasati e bordo inferiore curvo. Le aperture laterali dello scollo e i bordi inferiori delle maniche sono chiusi da nastri gialli: due per lo scollo e tre per ciascuna manica. La brusta superiore e quella inferiore su entrambe le facce e la parte terminale delle maniche sono realizzate con tessuti figurali di identico decoro. Nelle maniche le incrostazioni del tessuto che realizza il parato sono sversate rispetto alla lettura del disegno. La fodera, in tela di lino blu-verdastro stinto è ottenuta con la giunzione verticale centrale di due teli e con l'inserimento di un frammento nel margine esterno delle maniche. Lungo i profili laterali e le estremità inferiori corre un piccolo bordo in seta rosa. Su tutta la superficie della fodera sono visibili, in corrispondenza dei galloni, i punti ad ago che li ancorano al tessuto

  • OGGETTO dalmatica
  • MATERIA E TECNICA LINO
    ORO
    SETA
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Lucchese Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Volterra (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Degna di rilievo l'accuratezza tecnico-decorativa dei tessuti figurali. L'impiego di filati pregiati (oro membranaceo), la particolare legatura dell'ordito supplementare che tende a distanziare la trama in oro membranaceo dalla trama d'accompagnamento in seta gialla, per dare luminosità al decoro, l'inserimento delle trame in lino che passa solo al rovescio per non creare discrepanze nella consistenza del tessuto e, nel lampasso tubico, la particolare legatura degli orditi di fondo, tesa forse a dare maggiore solidità al tessuto, rivelano una manifattura altamente qualificata da identificarsi probabilmente con Lucca. Il modo in cui gli orditi di legatura lavorano quando non realizzano il decoro (non ancorati al fondo in un tessuto, che risulta perciò tubico, e ancorati al fondo in modo disomogeneo e con molti errori nell'altro) consentono di ascrivere i frammmenti ad una fase dell'evoluzione dei lampassi relativamente"primitiva" e, nello stesso tempo, di distanziare leggermente i due tessuti (precedente il lampasso tubico, di poco successivo l'altro). Si deve pertanto attribuire la produzione di questi frammenti ai primi decenni del '400. Il tessuto che realizza il parato (raso liserè), ottenuto con l'adozione di una serie di accorgimenti tecnici (trama variante e liage rèpris) tesi a sfruttare al massimo la resa dei filati impiegati, è riconducibile ad una manifattura povera, ma certamente con una conoscenza piuttosto ampia delle tecniche tessili. La schematicità dell'impianto disegnativo a rigide teorie, la descrizione naturalistica dei fiori e delle foglie, il tipo di rose raffigurate, le considerevoli dimensioni dei tralci, consentono di ascrivere il tessuto alla prima metà dell'Ottocento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900211618
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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