piviale - manifattura fiorentina, manifattura toscana (seconda metà, prima metà sec. XVI, sec. XVII)

piviale 1551 - 1600

Piviale originariamente rosso di forma quasi semicircolare, di piccole dimensioni, dato da quattro teli, due inserzioni laterali e sei piccoli frammenti simmetrici per la curvatura. Perduto l'originario colore rosso del decoro ancora visibile sotto il cappuccio. Sulle spalle due grosse toppe (una di nove frammenti di tre galloni diversi, l'altra di quattro di due galloni sempre diversi. Stolone, dato da frammenti di due tessuti diversi con stesso motivo figurale profilato da gallone raddoppiato nei lati brevi e diverso da quello che delimita la semicirconferenza, ha supporto in tela di lino bianco cerato. Piccola toppa fatta di due tratti di gallone, sulla cucitura centrale. Fodera data dalla giuntura di due lunghi teli e due frammenti, fissata con punti a mano. Nella parte destra del bordo dritto si trova la fermatura quadrata, fatta con tessuto forse identico al piviale e bordata da gallone identico al tessuto dello stolone. Supporto interno in tela di canapa grezza e tre strati sovrapposti di frammenti di fodera in tela di lino cerata. Corredata di due ganci "maschio" in metallo brunito cui corrispndono, nel bordo dritto a sinistra, due ganci "femmina" dello stesso tipo. La soluzione decorativa è incentrata su grandi maglie ogivali a doppia punta con al centro il "fiore di melagrana" e racemi negli spazi vuoti. La corolla a mezze foglie d'acanto che racchiude la pigna è qui semplificata in due rametti speculari, mentre i tralci molto stilizzati, che chiudono la maglia si articolano secondo un tracciato che ha alla base il motivo della cartella. Presente inoltre il motivo dell'Ostia raggiata, in particolare nel cappuccio

  • OGGETTO piviale
  • MATERIA E TECNICA canapa
    ARGENTO
    LINO
    metallo/ brunitura
    ORO
    SETA
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Fiorentina Manifattura Toscana
  • LOCALIZZAZIONE Volterra (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I vari tessuti del piviale, elaborati in epoche diverse, evidenziano i rimaneggiamenti che il parato ha subito nel tempo. La soluzione decorativa si deve ascrivere alla prima metà del '600. Lo scarso pregio dei filati impiegati (la trame di fondo è in cascame di seta) nonchè della tintura in rosso, ormai quasi del tutto perduta, la presenza sul territorio toscano di tessuti analoghi (Prato, Museo del Tessuto), rendono plausibile l'ipotesi di una manifattura regionale. I due tessuti che danno lo stolone, sia pur realizzati con tecnica diversa (broccatello e lampasso) risultano simili. Il motivo dell'Ostia raggiata riconduce l'elaborazione del decoro al clima storico- spirituale della Controriforma. Tuttavia l'impiego di filati non così pregiati e la semplificazione della realizzazione del disegno evidenziano in questi frammenti il ripetersi ormai selerotizzato di motivi decorativi di elaborazione precedente. Si deve quindi ascrivere la produzione dei due tessuti alla fine del sec. XVI e inizio sec. XVII. L'impiego di oro (o argento) membranaceo e l'attestazione nell'inventario della cattedrale del 1572 di un cappuccio di piviale col nome di Cristo donato da Mons. Strozzi, vescovo di Volterra dal 1566 al 1568, consentono di circoscriverne la produzione alla metà del '500. Significativa la forma a corolla polilobata ogivale definita dalle ali dei cherubini, sulla quale insiste l'Ostia raggiata e che riecheggia la corolla polilobata ogivale del "fiore di Melagrana". Per il lampasso del cappuccio, così come per i tessuti che costituiscono lo stolone, è ipotizzabile, sia pur con qualche riserva dovuta alla scarsità di studi in proposito, una manifattura fiorentina (A.P.C.V." Liber omnium rerum mobilium et immobilium Sacristiae cathedralis ecclesiae volaterranae" (1 521-1608). Inventario datato 1752); ("Cinq siècles de textiles italiens", catalogo a cura di Bonito Fanelli R.,Milano,1983)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900211620
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • STEMMI nel cappuccio e nello stolone - religioso - Stemma - 2 - Ostia raggiata con la scritta "IHS"
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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