pianeta - manifattura tedesca (metà sec. XIX)
Pianeta bianca di piccole dimensioni con scollo sul dietro ampio, spalle piccole, profili laterali che si allargano appena oltrepassata la linea delle spalle e proseguono poi dritti, leggermente stondati in fondo. Sul davanti ha scollo a profili dritti molto distanziati in basso, incavo maniche piuttosto accentuato, profili laterali curvi arrotondati in fondo. E' realizzata in due soli pezzi cuciti orizzontalmente all'altezza dell'incavo maniche: i galloni che ne definiscono lo scollo, gli stoloni ed i profili esterni risultano tessuti. Fodera in taffetas giallo con strisce di rinforzo inserite lungo i margini laterali anteriori e quattro frammenti sovrammessi a toppa intorno allo scollo e nelle spalle. Controfodera in tela di lino bianco e supporto rigido interno in tela di canapa grezza inserito in corrispondenza dei due stoloni e intorno allo scollo. Un nastro in seta gialla è cucito alla fodera sul davanti sotto lo scollo con le due estremità concluse da gallone a pizzo. In basso, nello stolone posteriore, stemma di Mons. Gaetano Incontri. La pianeta, caratterizzata da un intreccio piuttosto elaborato (lampasso lanciato e broccato) è stata realizzata a telaio meccanico. I galloni che definiscono lo scollo e gli stoloni, e la cornice di profilatura esterna sono tessuti con le stesse trame che producono il decoro. Quest'ultimo è dato da esili tralci ondulanti nei laterali, a rigido impianto verticale negli stoloni. Fiori di specie diverse (rose, garofani, gigli, margherite) fuoriuscenti da calici di foglie di acanto di gusto classicheggiante, si combinano con spighe di grano e grappoli d'uva di evidente simbologia eucaristica
- OGGETTO pianeta
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MATERIA E TECNICA
canapa
filo metallico
LANA
LINO
seta/ lampasso
- AMBITO CULTURALE Manifattura Tedesca
- LOCALIZZAZIONE Volterra (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Decoro riconducibile ad una tipologia disegnativa di ampia diffusione nella prima metà dell'Ottocento. La soluzione decorativa adottata e soprattutto il consistente effetto a rilievo ottenuto con l'impiego di una trama broccata in lana inserita a supporto delle trame in metallo dorato, evidenziano il desiderio di riproporre, con tecnica industriale, motivi disegnativi mutuati dal ricamo che proprio nella prima metà dell'800 ebbe ampia diffu sione e considerevole prestigio. L'ipotesi è indirettamente confermata dallo spoglio degli inventari della Cattedrale che a partire dal 1849 attestano la presenza del parato indicandolo come "rasetto bianco ricamato in oro " (A. P. C. V. volume privo di indicazioni, inventari datati: 1849, p. 97 verso ; 1855, p. 116; 1859, p. 131; 1881, p. 144; 1889, p. 164 verso. Inventario attivo 1906)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900211645
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- STEMMI nello stolone posteriore in basso - familiare - Stemma - Incontri - Stemma realizzato a ricamo e tessuti riportati, applicato su supporto e consistente imbottitura. Scudo in raso azzurrro, ricamato in seta rossa e filati metallici dorati: cannotiglia, oro filato, paillettes. E' sormontato da croce in cannotiglia argentata e cappello cardinalizio in seta verde con cordoncino in seta verde e filato metallico dorato, e nappe in cannotiglia dorata
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0