ANDATA AL CALVARIO/ DEPOSIZIONE NEL SEPOLCRO/ NOLI ME TANGERE
predella,
Lanfranchi Francesco (attribuito)
notizie 1525-1551
predella
- OGGETTO predella
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MATERIA E TECNICA
LEGNO
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ATTRIBUZIONI
Lanfranchi Francesco (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Oratorio della B.V. di Loreto detto il Loretino
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'altare del Loretino (cfr. sch. 0900212966) sono inserite alcune pitture raffiguranti episodi evangelici e i santi Minato e Genesio patroni dela città. La decorazione era completata da una tavola raffigurante Cristo Risorto, ora conservata nella chiesa del SS. Crocifisso, ove venne trasferita nelll'anno 718. Quest'ultimo dipinto era assegnato, già dalle fonti più antiche, al pittore fiorentino Francesco di Agnolo Lanfranchi, tuttavia solo nel 1976, A,. Matteoli ha esteso questa attribuzione agli altrii dipinti esistenti nell'oratorio del Loretino. In precedenza il Mackowsky li aveva assegnati genericamente al scuola fiorentina del XVI secolo, mentre il Berenson ne aveva proposto l'attribuzione a Domenico Puligo. L'attribuzione al Lanfranchi è resa plausibile dall'affinità delle opere in questione con altre opere del pittore fiorentino che sappiamo attivo a San Miniato nel 1528. In quella data infatti egli firma una tavola raffigurante Cristo deposto con la Vergine e i santi Pietro, Giovanni Battista, Sebastiano e Maddalena, conservata nella cattedrale della città. Anche in queste composizioni come nella tavola della cattedrale, il Lanfranchi appare vicino ai modi del suo maestro Andrea del sarto
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900212973
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0