Madonna con Bambino

scultura ca 1390 - ca 1410

La Madonna, seduta sul trono cinge la vita del figlio. Il Bambino sta in piedi e porta le braccia in avanti; con la mano destra doveva presentare la "sphera mundi" (oggi mancante). Tunica verde stampigliata in oro e copricapo bianco con ricami dorati per la Madonna; tunica bianca rifinita in oro per il Bambino

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA legno/ pittura/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Toscano
  • LOCALIZZAZIONE Arezzo (AR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il gruppo scultoreo era presente alla mostra d'arte sacra del '50 (catalogo della mostra, p. 35). Fu casualmente ritovato nella soffitta della canonica, dove era finito, forse agli inizi di questo secolo, dopo la distruzione del suo luogo originario di collocazione, l'oratorio detto "della Fornace", situato a poca distanza della Pieve di S. Donnino. Entrambe le figure portavano vestiti di stoffa ed ex voto, a dimostrazione di una devozione popolare che deve essere durata per tutto l'800. Mario Salmi data la scultura agli inizi del XV secolo per ravvisare nel trito panneggio certe corrispondenze con il gruppo tardogotico raffigurante la Madonna col Bambino, San Donato e Gregorio X, collocato nella lunetta sopra il portale laterale del Duomo di Arezzo. Sebbene il paragone non si ritenga appropriato, si potrebbe concordare con una datazione tarda, a cavallo tra il XIV e il XV secolo, date la foggia dell'abito e la morbida ricchezza del panneggio. La figura della Vergine tuttavia, in posizione frontale e con le braccia sollevate, ricorda la Madonna lignea del Museo di Palazzo Taglieschi di Anghiari, di amnifattura umbro-toscana che si data alla prima metà del '300 (Arte nell'aretino, catalogo della mostra, Firenze 1974, p. 130, scheda 51, fig. 168). Vanno comunque considerati, in fase di attribuzione, due restauri, il primo ottocentesco e il secondo eseguito poco dopo il 1913 sotto il rettorato di Zanzi Don Luigi a cura della Soprintendenza di Firenze, che hanno sicuramente modificato l'aspetto originario della scultura e probabilmente l'antica policromia. Con l'ultimo intervento, su consiglio di Salmi che lo riconosce posticcio, si provvide a rimuovere un fitto drappeggio calante dal braccio destro della Madonna (bollettino d'arte, 1913, fig. 6). Notevoli variazioni deve aver subito il volto della Vergine come suggerisce lo spesso strato di gesso
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900220842
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici di Arezzo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1390 - ca 1410

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE