Madonna col Bambino e i Santi Anna, Giuseppe, Rocco, Sebastiano, Donato e Stefano e l'Eterno Saettante. Madonna col Bambino e i Santi Anna, Giuseppe, Rocco, Sebastiano, Donato e Stefano e l'Eterno Saettante

dipinto, 1536 - 1537

tavola centinata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Dell'italia Centrale
  • ATTRIBUZIONI Giorgio Vasari (1511/ 1574): pittore
  • LOCALIZZAZIONE Museo nazionale d'arte medievale e moderna
  • INDIRIZZO via San Lorentino, 8, Arezzo (AR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa di San Rocco fu distrutta tra il 1865 e il 1870 in conseguenza dell'apertura di via Guido Monaco. Come ricorda Vasari stesso nelle sue Ricordanze, il contratto relativo all'incarico e al compenso di cento scudi fu stipulato da Messere Filippo di Giovanni Vallesi, canonico aretino e priore della Compagnia. L'allogazione comprendeva la decorazione a fresco della chiesa, di proprietà della omonima Compagnia, la tavola, l'ornamento dell'altare e la predella. La tavola fu portata dalla chiesa di San Rocco alla chiesa sconsacrata di San Sebastiano dove fu vista nel 1820 da Johann Anton Ramboux che ne trasse ispirazione per un disegno su cui appuntò 'Tavola a S. Sebastiano del Vasari Rappresentante la Peste. 1536 Buona pittura'. Un disegno è a Francoforte nella raccolta Staedel (vol. X) e una fotografia si trova nella fototeca del Kunsthistorisches Institut a Firenze. Il modello della tavola è conservato all'Albertina di Vienna (inv. 510). La predella è costituita da tre tavolette raffiguranti storie bibliche: Il profeta Gad propone a David la scelta dei tre castighi divini (2 Samuele 24 11-17); Javé invia la pestilenza al popolo di Israele; David acquista da Aravna il terreno per costruire un altare. La predella è conservata nel Museo Diocesano di Arezzo dal 1911. I tre episodi della predella vanno a completare la scena raffigurata nella tavola principale: il tema trattato è la Peste. Il flagello, nel Rinascimento temuto e connesso alle malefatte umane, viene esorcizzato raccomandandosi a Dio per intercessione della Vergine e dei Santi protettori attraverso le attività della Compagnia di San Rocco. Stilisticamente la tavola rivela gli influssi della formazione fiorentina di Vasari attraverso i richiami di Rosso Fiorentino, di Andrea del Sarto, di Baccio Bandinelli e Fra Bartolomeo, ma non mancano suggestioni romane riconducibili a Michelangelo, Raffaello e al Peruzzi, desunte dall'ambiente del Cardinale Ippolito dei Medici, frequentato con Francesco Salviati durante il primo viaggio a Roma tra il 1531 e il 1532. Baroni (2011) sottolinea l'effetto michelangiolesco dell'esperienza romana e le accezioni elaborate da Raffaelino del Colle
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900260654
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna - Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2012
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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