Cristo crocifisso

scultura ca 1300 - ca 1330

Corpo di Gesù Cristo crocifisso in avorio intagliato, cui mancano le braccia e le gambe. Testa crollata sulla spalla destra. Fianchi cinti da perizoma che ricade sulle ginocchia

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA avorio/ incisione/ intaglio/ pittura
  • MISURE Profondità: 3 cm
    Altezza: 18 cm
    Larghezza: 3.9 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Parigina
  • ALTRE ATTRIBUZIONI manifattura francese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
  • INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'oggetto mostra, nelle pieghe profonde del panneggio, nel volto reclinato e nelle morbidezza dei capelli una certa tendenza naturalistica emersa nella scultura gotica francese. Stante la posizione del collo, rincassato tra le spalle, e la linea tirata tra i pettorali e la cavità delle ascelle, si è ipotizzato che le braccia proseguissero in alto secondo una forma a Y. La figura doveva essere applicata a una croce o a un supporto attraverso i fori passanti nelle mani e nei piedi; il chiodo metallico è stato applicato più tardi per riutilizzare la scultura. Il Cristo crocifisso presenta una struttura anatomica longilinea, che è stata messa in relazione a una figura di Cristo in croce del Louvre (inv. OA 10978) e a una del Victoria and Albert Museum datata al primo quarto del Trecento (inv. A.21-1920). Tuttavia "per i caratteri di frontalità e assenza di torsione nelle spalle e nel ventre, lo scarso aggetto volumetrico, i fianchi sottili, e il carattere grafico delle onde dei capelli", esso trova confronti più convincenti, secondo Chiesi, con le Crocifissioni intagliate nei dittici e nei polittici parigini del secondo quarto del Trecento, come quella presente in un'anta di dittico del Walters Art Museum a Baltimora (inv. 71.277) o in un dittico dell'Historisches Museum a Basilea (inv. 1977.82; Cfr. Chiesi in Ciseri 2018, p. 227). L'opera in origine presentava una ricca policromia: la decorazione a orbicoli con leoni rampanti, rilevata sul panneggio, è stata riscontrata anche sul bordo del manto della Madonna in avorio di Villeneuve-lès-Avignon, dei primi del Trecento (Villeneuve-lès-Avignon, Musée Pierre de Luxembourg, inv. PL 86.3.1) e nella scultura monumentale, come nel manto della Madonna con il Bambino del Musée des Augustins di Tolosa. Alle luce di queste considerazioni, Chiesi ha rigettato la proposta di Supino di datare questa scultura al XV secolo, a favore di una datazione attorno alle prime decadi del XIV secolo, precisandone l'attribuzione a un atelier parigino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900286948
  • NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 90
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • DATA DI COMPILAZIONE 1990
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
    2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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